SUI PPI IL COMITATO CIVICO DI CORI RICORRE AL TAR E CHIEDE L’INTERVENTO DEL NEOMINISTRO SPERANZA

Il direttore generale ASL Giorgio Casati davanti al Palazzo della Regione durante la manifestazione dei Comitati del 5 settembre

Ieri pomeriggio presso il Palazzo della Regione a Roma l’assessore Alessio D’Amato aveva rassicurato i sette sindaci dei Comuni pontini sede di Punti di Primo Intervento sull’apertura h24, sulla conservazione dei servizi e delle prestazioni nonché sul mantenimento inalterato del personale medico e infermieristico.

Lo stesso D’Amato aveva lasciato intendere ai convenuti che il DCA 303 del 25 luglio 2019 per la parte relativa ai PPI della Provincia di Latina era dettata più dall’esigenza della Regione di non incorrere in sanzioni economiche da parte sia del Ministero dell’Economia che della Sanità, sulla base del D.M. del 2 aprile 2015, che da sostanziali volontà di riconversione.

Comitato civico di Cori

 

Sulla base degli esiti della riunione di ieri il Comitato Civico di Cori ha risposto con un comunicato che contiene tre punti principali: se non verrà revocato il DCA 303 in autotutela comunque il Comitato impugnerà l’atto al TAR dal momento che rimane comunque aperta la questione dello status giuridico dei PPI e del relativo personale che dall’organizzazione ospedaliera passerà a quella territoriale; le parole di D’Amato devono essere messe “nero su bianco” da parte del Direttore generale dell’ASL Giorgio Casati nella delibera di rimodulazione dei PPI; il nuovo Ministro alla Salute Roberto Speranza deve intervenire sulla questione revocando il DM 70, quantomeno per la parte relativa ai PPI. Di seguito una parte del testo del comunicato:

Non possiamo come Comitato che attendere gli atti, nero su bianco, dei documenti attuativi di queste decisioni, in primo luogo da parte della Regione, e immediatamente dopo da parte del Direttore generale della Asl di Latina Casati.

Alcune questioni vanno ribadite: l’atto di programmazione è il DCA 303 del 25 luglio 2019, che o viene riscritto in merito al destino dei PPI, o altrimenti permangono tutte le ragioni per un ricorso al TAR: cosa che come Comitati continueremo a portare avanti.

Inoltre il modello organizzativo proposto che trasferisce i PPI al territorio per le intere 24 ore, non risolve il problema dello status giuridico del personale dei PPI; che deve essere personale dell’Emergenza e Urgenza, ma tutte le questioni relative al turn over del personale rischiano enormi complicazioni, proprio se i Punti di Primo Intervento non vengono gestiti come Dipartimento di Emergenza, ma come Medicina Distrettuale Territoriale. Nella Asl di Latina elevare ostacoli al cambiamento organizzativo è una prassi, e non vogliamo che si ripeta.

Inoltre fatto, il nuovo governo, il Ministro Roberto Speranza è chiamato ad assumersi responsabilità sul D.M. 70, in relazione alla salvaguardia della Emergenza/Urgenza dei PPI e degli standard indicati, nell’ambito del rapporto Stato e Regioni.

Il neoministro alla Salute Roberto Speranza (Leu)

Pertanto rimane nostro compito, monitorare passo passo quanto avverrà nei prossimi giorni, e continuare a monitorare lo stato dei Punti di Primo Intervento.

In particolare per quanto riguarda i Punti di Primo Intervento di Cori, verranno formalizzate puntuali azioni civiche del Comitato, fondate sull’art.118 della Costituzione : si agirà comunicando che applicheremo il principio di sussidiarietà a tutela dell’interesse generale dei cittadini per la qualità del servizio dei Punti di Primo Intervento, in forma sostitutiva alla Asl, qualora permanga la propria inazione, come ad esempio per l’allaccio della corrente ai locali attigui al PPI”. 

 

 

 

Articolo precedente

PER LA MORTE IN CANTIERE DI LUIGI FRABOTTA A VIA MONTI, INDAGATE TRE PERSONE PER OMICIDIO COLPOSO

Articolo successivo

TROVATO UOMO MORTO NELLE ACQUE DEL FIUME LINEA A TERRACINA

Ultime da Politica