LA RICONVERSIONE “FORMALE” DEI PPI PER NON INCORRERE IN SANZIONI

Il consigliere regionale Salvatore La Penna al termine della riunione in un acceso dibattito con il consigliere comunale di Sezze Serafino Di Palma davanti alla Regione il 5 settembre scorso

L’assessore alla Sanità e all’Integrazione sociosanitaria Alessio D’Amato ha rassicurato sulla conservazione sostanziale dei servizi all’intervento dei 7 Punti di Primo Intervento pontini i sette sindaci, alla presenza dei consiglieri regionali Loreto Marcelli (Vicepresidente della Commissione VII, M5S) e Salvatore La Penna, durante la riunione tenutasi in Regione questo pomeriggio tra le 15.00 e le 16.00.

La riconversione dei PPI in Punti di erogazione di Assistenza Primaria (PAP) prevista dal DCA n.303 del 25 luglio 2019, e dettata dal Ministero dell’Economia e dal Ministero della Salute attraverso il Decreto Interministeriale 70 del 2 aprile 2015, avrebbe come scopo principale quello di salvaguardare la Regione da una sanzione del valore di 300 mila euro.

 Di fatto si tratterebbe di una riorganizzazione più di forma che di sostanza dal momento che almeno i PPI della nostra Provincia rimarrebbero operativi h24, con lo stesso personale medico e infermieristico oggi operativo. Le prestazioni non varierebbero come le apparecchiature e i dispostivi a disposizione.

Il Presidente del Comitato di Sabaudia Franco Brugnola

Questo è quanto emerge dalle dichiarazioni di La Penna e del sindaco di Sezze Sergio Di Raimo che al termine dell’incontro con D’Amato si sono intrattenuti alcuni minuti a parlare con i manifestanti provenienti da Cori, Sezze e Sabaudia presenti a Piazza Oderico da Pordenone davanti alla sede della Regione.

Entro l’11 settembre, il Direttore generale dell’ASL di Latina Giorgio Casati dovrebbe adottare un Decreto di rimodulazione dei PPI che conterrà i principi precedentemente enunciati, accanto ai Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali che dovranno essere attivati all’interno delle Case della Salute di Sezze e Priverno nonché dei Presidi sanitari di Cisterna, Cori, Sabaudia, Gaeta e Minturno.

Comitato civico di Cori

AGGIORNAMENTO – Arriva la nota dell’assessore D’Amato sulla giornata di oggi: “Si è svolta questo pomeriggio presso la sede della Regione Lazio una riunione alla quale hanno preso parte i sindaci del territorio pontino e i consiglieri regionali Enrico Forte, Salvatore La Penna e Loreto Marcelli in merito alla situazione dei Punti di Primo intervento (PPI). Non ci saranno chiusure di servizi, ma si è convenuto di lavorare ad un potenziamento dei servizi territoriali h24 e della rete dell’Ares 118”.

Lo afferma l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato al termine dell’incontro al quale hanno preso parte oltre ai consiglieri regionali, anche il Direttore generale di Ares 118, Maria Paola Corradi, il Direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati e i sindaci e i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Latina, Cisterna di Latina, Cori, Gaeta, Minturno, Priverno, Sabaudia e Sezze.

“È stato demandato al Dg della Asl di Latina – prosegue l’Assessore D’Amato – di redigere l’atto amministrativo del Piano di potenziamento territoriale che verrà illustrato nella prossima Conferenza dei sindaci che sarà convocata dal sindaco di Latina. All’Ares 118 il compito di produrre l’atto per il potenziamento della dotazione dei mezzi di soccorso nelle aree interessate. Inoltre l’Ares 118 effettuerà appositi sopralluoghi per il servizio h24 dell’elisoccorso”.

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