SUD PONTINO, PARALISI DEI RIFIUTI. REGIONE E ARPA “ORDINANO” ALLA MAD DI RIAPRIRE LA DISCARICA

Discarica di Roccasecca
Discarica di Roccasecca gestita dalla Mad srl

Regione Lazio e Arpa sollecitano la Mad srl a riaprire le discariche di Roccasecca e Civitavecchia per scongiurare la paralisi nei Comuni

Csa di Castelforte (foto da hinterlandweb.it).

La crisi della “frazione secca dei rifiuti urbani indifferenziati” pare andare verso una sua definizione. Il 6 febbraio, Latina Tu aveva raccontato la paralisi eventuale che avrebbe colto tutti i Comuni del sud pontino dopo le sospensioni a catena decise prima dalla Mad srl di Valter Lozza e, a seguire, dalla Csa di Castelforte. Per saperne di più clicca qui.

Il sindaco di Roma, Virgina Raggi, aveva minacciato querela per interruzione di pubblico servizio nei confronti della Mad che, dal canto suo, molta cauta dopo l’inchiesta della DDA “Maschera“, non vorrebbe più accogliere i conferimenti dei rifiuti aventi codice a specchio EER 191212, in assenza di una specifica classificazione dei rifiuti.

Ieri, però, Arpa Lazio, l’agenzia regionale per la protezione ambientale, ha prodotto una circolare che consentirebbe alla Mad srl di avere rassicurazioni. Un nullaosta che fornisce alla società di Lozza di poter accettare i rifiuti “incriminati” e superare il dubbio legato allo smaltimento del rifiuto EER 191212 che gli impianti di Roccasecca e Civitavecchia non accettavano più, mancando le necessarie caratterizzazioni che potrebbero celare, nella tipologia suddetta, rifiuti pericolosi. 

Sicuramente un nullaosta a tempo, quello di Arpa, in attesa delle nuove linee guida sui codici dei rifiuti da parte del Ministero dell’Ambiente che parrebbero già pronte, ma bloccate politicamente poiché, dovendo miscelare normative europee e nazionali, avrebbero in essere il rischio di un rifiuto meno sicuro (la normativa europea è più morbida rispetto a quella italiana). O almeno è ciò che si dice in ambienti governativi pentastellati.

Fatto sta che ieri, dopo Arpa, anche la Regione Lazio, sulla scorta della circolare dell’agenzia, ha rilasciato una nota piuttosto eloquente sollecitando Lozza a riaprire entro lunedì prossimo.

Valter Lozza (foto adnkronos)
Valter Lozza (foto adnkronos). Il patron della Mad è anche l’imprenditore che permise al principale e unico giornale della provincia pontina, ora Latina Editoriale Oggi (se si eccettua l’edizione locale de Il Messaggero), di ripartire dopo i disastri dell’era Palombo

”Con una lettera indirizzata alla MAD, la società proprietaria delle discariche di Roccasecca e di Civitavecchia, e a tutti gli operatori del Lazio, la Regione ha sollecitato la riapertura della discarica di Roccasecca per lunedì 10 febbraio. Il sollecito è stato inviato a seguito della comunicazione del Ministero dell’Ambiente in cui si specifica che nei prossimi giorni verranno pubblicate le linee guida sulla caratterizzazione dei rifiuti indifferenziati che escono dagli impianti di trattamento, motivo per cui la discarica aveva chiuso. Inoltre, Arpa Lazio si è attivata, emettendo una circolare sulla caratterizzazione dei rifiuti in uscita dagli impianti di trattamento. Sulla scorta di queste due comunicazioni, la Regione Lazio ha scritto alla MAD per la riapertura degli impianti di smaltimento dei rifiuti che gli vengono conferiti. La Regione ha anche invitato tutti gli operatori degli impianti di trattamento del Lazio a confermare la classificazione dei rifiuti secondo la circolare che è stata prodotta ieri sera dall’Arpa Lazio, in attesa della pubblicazione delle linee guida del Ministero dell’Ambiente che verranno pubblicate nei prossimi giorni. L’obiettivo è che la discarica riapra lunedì mattina”.

La Mad srl, dal canto suo, sembra intenzionata a raccogliere l’invito, come ha spiegato Valter Lozza all’agenzia “Dire”: “Pensiamo ci siano le condizioni per riaprire e se i conferitori (le aziende che gestiscono i tmb/tm, ndr) ci mandano la documentazione siamo pronti a farlo anche da domani”. Ora, per quanto riguarda il sud pontino, la palla passa sicuramente alla Csa di Castelforte. 

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