Spiaggia di Bazzano, il Consiglio di Stato respinge il ricorso della sorella proprietario del lido privato: accesso al mare deve essere libero
Con sentenza pubblicata oggi, 2 maggio 2024, la VII sezione del Consiglio di Stato ha rigettato l’appello proposto da Alessandro Del Vecchio, sorella di Alberto Del Vecchio, proprietario del “Lido Costadoro” a Sperlonga, confermando la sentenza del Tar Lazio, sezione di Latina, disposta a luglio 2023.
Leggi anche:
SPIAGGIA DI BAZZANO, TAR ORDINA AI PROPRIETARI DEL LIDO L’ACCESSO LIBERO: RESPINTO IL LORO RICORSO
Il 13 luglio 2023, il Tar, infatti, aveva respinto il ricorso con cui Alberto Del Vecchio (proprietario del “Lido Costadoro”) e Alessandra Del Vecchio chiedevano l’annullamento dell’ordinanza comunale che ordina loro di consentire il libero accesso sulla strada che conduce al litorale di Bazzano, rimuovendo le sbarre e cancelli da loro installati.
Il Tar aveva condiviso gli argomenti difensivi delle parti resistenti. Tra questi, in particolare, quello più volte ribadito dall’Avvocato Raso, e sulla base del quale i Del Vecchio sono stati rinviati a giudizio anche per il reato dell’art 1161 del codice della navigazione (leggi link di seguito): “approfittando dell’ubicazione intercludente di tale fondo, i ricorrenti impediscono materialmente, e comunque di fatto limitano, il libero e collettivo accesso alla spiaggia di Bazzano ed al mare, ostacolando il transito pedonale e carrabile sulla strada che si diparte dalla piazzola di sosta sita al km 17+400 mediante cancelli e sbarre – azionabili con telecomandi e codici nella loro esclusiva disponibilità – con cui precludono il libero accesso all’arenile ed alla battigia riservandola solo a soggetti determinati, e cioè, i clienti del “Lido Costadoro”, di proprietà dei ricorrenti”.
Leggi anche:
SPIAGGIA DI BAZZANO, ACCESSO LIBERO NEGATO: I TRE LIDI DANNEGGIATI AMMESSI COME PARTI CIVILI
Il Consiglio di Stato, respingendo l’appello proposto solo da Alessandra Del Vecchio, ha accolto le ragioni del “Comitato per lo sviluppo della Marina di Bazzano” e di Monia Maggiacomo, titolare dello stabilimento balneare”Blue Lagoon Bay”, difesi dall’Avvocato Guglielmo Raso; nonché del Codacons, in giudizio con gli avvocati Gino Giuliano e Carlo Rienzi. Non costituito in giudizio il Comune di Sperlonga.
“La sentenza del Consiglio di Stato – spiega l’avvocato Raso – cristallizza un principio giurisprudenziale di rilevanza primaria in tema di disciplina normativa del demanio marittimo, che troverà applicazione nell’intero territorio nazionale: nessun privato proprietario e nessun concessionario di stabilimenti può negare o limitare il libero accesso alla spiaggia.
È la definitiva conferma alla piena fondatezza delle nostre ragioni, che abbiamo fatto valere sin dall’inizio di questa lunga e complessa battaglia legale, con l’esposto a seguito del quale ottenevamo dal Comune di Sperlonga l’ordinanza con la quale veniva ingiunto ai privati proprietari del fondo intercludente di rimuovere le sbarre e i cancelli con cui limitavano l’accesso alla spiaggia di Bazzano”.
Un provvedimento che peserà ulteriormente nel processo penale a carico dei Del Vecchio, imputati per violazione del codice della navigazione, in cui sono costituiti parte civile i titolari dei tre complessi balneari, difesi sempre dall’ Avvocato Guglielmo Raso.
Palazzo Spada ha, per di più, specificato che “nessun pregiudizio” per la Del Vecchio “è ravvisabile, avuto riguardo al fatto che come risulta dalla documentazione fotografica”, l’abitazione “è munita di adeguata recinzione, atta ad escludere interferenze nella vita privata quale in tesi derivanti dall’esercizio del passaggio pubblico sullo stradello in contestazione“.
Rimuovere i cancelli e le sbarre elettroniche ripristina “l’accesso al litorale di Bazzano su uno dei passaggi ivi previsti, ed anzi su quello considerato dall’amministrazione maggiormente idoneo in base alle sue caratteristiche, anche per i disabili e i mezzi di soccorso“.