Spedizione punitiva a Roccagorga. Dopo il fermo di 4 giovani, accusati di tentato omicidio, l’intervento dell’associazione “I Cittadini contro le mafie e la corruzione”
“Da molti mesi gli episodi di violenza e criminalità che riguardano molti centri dei Monti Lepini e gran parte della provincia Pontina, vedono coinvolti moltissimi giovani. Il recente pestaggio e ferimento di un diciottenne avvenuto nella città di Roccagorga è il chiaro sintomo di una escalation di fatti di sangue spesse volte sottovalutati dalla classe politica e da quanti hanno il compito di contribuire con azioni fattive alla prevenzione, in particolare a quelle capaci di favorire il benessere e l’educazione dei nostri ragazzi.
Lo sforzo encomiabile delle Forze di Polizia, che restano in numero insufficiente sul territorio dei Monti Lepini, non può essere l’alibi per quanti, a livello istituzionale hanno compiti che riguardano l’educazione e il sostegno ad una gioventù spesse volte abbandonata a se stessa.
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Non si può non segnalare come interi spazi aggregativi dei paesi dei Lepini di centri come Roccagorga, Sezze, Priverno, cosi come in molte altre aree della provincia siano luoghi di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il consumo e lo spaccio di droghe in questa provincia è notoriamente organizzato da delinquenti in contatto con gruppi della criminalità autoctona e d’importazione, anche di tipo mafioso, comunque capace di far prosperare tutte le attività criminali sull’intero territorio Pontino.
Resta quindi necessario potenziare la presenza stabile in donne, uomini e mezzi dei presidi di Polizia ma ancor più c’è necessita che le istituzioni politiche ed amministrative non restino inermi sui temi del benessere sociale e delle esigenze educative dei giovani”.
Così, in una nota, i referenti provinciale dell’associazione e del Lazio, Antonio Centra e Antonio Turri
Antonio Centra Antonio Turri.
