Spaccio di droga a Latina: scattano quattro rinvii a giudizi, coinvolti Ermanno “Topolino” D’Arienzo e il broker Gianluca Ciprian
L’indagine risale a un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma riguardante un traffico di armi. Nelle pieghe delle intercettazioni scaturì il filone poi finito in Procura di Latina che ha aperto un’inchiesta nel 2014. Ad essere indagati Ermanno D’Arienzo, noto negli ambiento criminali da anni a Latina e Sabaudia, Luigi Murciano, 41enne di Latina, Claudio Di Costanzo, 58enne di Nettuno e Gianluca Ciprian, il broker del narcotraffico arrestato nel 2020 in Spagna e coinvolto recentemente anche nell’inchiesta “Reset” in cui si contesta il reato di associazione mafiosa al Clan Travali.
Ai quattro rinviati a giudizio, così come richiesto dal Pm Giuseppe Bontempo e disposto dal Gip di Latina Giorgia Castriota, viene contestato il reato di spaccio per ingente quantità di sostanza stupefacente. Gli episodi sono datati a più di dieci anni fa.
Il processo prenderà il via il prossimo 9 maggio presso il Tribunale di Latina.
A margine, tra gli indagati, in origine, risultava anche il figlio di “Topolino”, Erik D’Arienzo ucciso la scorsa estate (2020) e per cui si celebrerà il processo a carico di una sola persona per favoreggiamento personale di Fabrizio Moretto ritenuto dagli investigatori e dagli inquirenti l’autore dell’omicidio.
Come noto, Moretto detto “Pipistrello” è stato freddato a dicembre 2020 a Sabaudia. Per ora, non è ancora emerso chi è stato il responsabile materiale né il mandante del suo omicidio.