Avevano spostato la loro sede di spaccio da Via Londra, dopo gli arresti di maggio 2022, a via Sabaudia: arrestati i De Rosa
Un’operazione anti-droga che ha origine dagli arresti che furono eseguiti a maggio 2022 sempre dai Carabinieri del Comando Provinciale di Latina. In quell’occasione, a finire nelle maglie delle investigazioni anti-droga dei militari dell’Arma, tre donne rispettivamente di 30, 25 e 28 anni: Giovina e Francesca De Rosa, più la cognata Anna Bevilacqua.
I militari avevano notato un andirivieni di giovani che raggiungevano un’abitazione sita nel quartiere popolare di Latina in Via Londra numero 11 e poi, immediatamente, con fare sospetto, si dileguavano per le vie adiacenti. Francesca e Giovina, sorelle del più noto Cesare De Rosa arrestato nella primavera 2022 per il tentato omicidio di un giovane nordafricano attinto dagli spari proprio in Via Londra, conducevano lo spaccio. Una delle due sorelle aveva indosso diversi involucri contenenti sostanza stupefacente per una quantità complessiva di circa 48 grammi di cocaina e 0,20 grammi di crack, nonché una busta di plastica trasparente contenente 105 euro di diverso taglio.
Il 27 maggio 2022, le tre giovani comparirono davanti al Gip Mario La Rosa per l’interrogatorio di garanzia. Tutte e tre si avvalsero della facoltà di non rispondere.
Le sorelle De Rosa, oltreché ad essere imparentate con i più conosciuti Cesare e Christian, sono figlie di Giulia De Rosa detta Cipolla, da anni attiva nel ramo dello spaccio nel quartiere popolare con le vie intitolate alle grandi capitali europee (zona cimitero). A luglio 2022, peraltro, quell’appartamento di Via Londra è stato riconsegnato all’Ater dopo essere stato sgomberato dalla presenza della famiglia sinti dei De Rosa, legata al clan Di Silvio (Sabina De Rosa è la moglie del boss Armando “Lallà” Di Silvio condannati entrambi nel processo antimafia “Alba Pontina). Una storia “antica” quella dei De Rosa per quanto riguarda lo spaccio. L’appartamento in Via Londra era in uso proprio a “Cipolla“ De Rosa, moglie del deceduto Alessandro De Rosa, conosciuto anche come Franco lo Zingaro, padre di Cesare, Cristian e le due sorelle arrestate a maggio scorso.
Secondo il collaboratore di giustizia Renato Pugliese, figlio di Costantino “Cha Cha” Di Silvio, c’erano tempi in cui lo spaccio messo in piedi da “Cipolla” in Via Helsinky, zona Cimitero, era quello più rodato e remunerativo dell’intera città di Latina: il pentito ha parlato di 3-4mila soldi al giorno grazie alla vendita di sostanze stupefacenti. La stessa donna, sorvegliata speciale e già colpita da una confisca di beni, era stata destinataria di un sequestro di soldi, gioielli e droga, sempre nell’appartamento di via Londra, eseguito dalla Polizia di Stato a ottobre 2020.
Insomma, con un curriculum di tal genere, non poteva che rientrare negli arresti odierni (1 marzo 2023) anche Giulia De Rosa detta Cipolla, 50 anni.
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Tra la serata di ieri, 28 febbraio, e stamani, 1 marzo, infatti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Sezione Operativa di Latina, agli ordini del Comandante Antonio De Lise, i Carabinieri del Comando Provinciale di Latina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza complessiva di misura cautelare personale emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, su richiesta della sostituto procuratore della Repubblica, Martina Taglione, nei confronti di 5 persone ritenute responsabili del reato traffico di sostanze stupefacenti: per l’appunto le tre giovani già fermate a maggio, “Cipolla” De Rosa e il figlio 28enne Cristian De Rosa, già noto anche lui a forze dell’ordine e cronache e coinvolto nell’operazione anti-droga “Scudo” nel 2019. Per Anna Bevilacqua, Giulia De Rosa e Cristina De Rosa viene disposto il carcere, mentre per Giovina e Francesca De Rosa la misura cautelare dell’obbligo di presentazione presso la Caserma dei Carabinieri ogni giorno.
Stavolta l’attività di indagine Carabinieri si è sviluppata nei mesi di maggio e giugno 2022 e ha consentito – come spiegava stamani una nota dell’Arma dei Carabinieri – di rivelare l’esistenza di un’articolata rete di spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina e crack, nel Comune di Latina. Nel corso delle indagini, svolte in maniera tradizionale con lunghi servizi di osservazione, attività info-investigativa e riscontri sul campo, è emerso come le i De Rosa, tutti pregiudicati, si sono occupate della gestione e del traffico di sostanze stupefacenti in due piazze di spaccio della città, una in Via Londra (zona cimitero) e via Sabaudia, vicino alla curia vescovile.
Dal via vai di persone, i Carabinieri hanno scoperto le due piazze di spaccio: tolta quella di Via Londra per via degli arresti di maggio, i De Rosa si erano spostati in Via Sabaudia a due passi dalla curia vescovile. Un luogo che, in realtà, è stato storicamente, almeno negli anni 90, un centro di piccolo spaccio.
I Carabinieri hanno fermato gli assuntori di droga che, sentiti a sommarie informazioni, hanno dichiarato di aver acquistato della sostanza stupefacente poco prima. Le dichiarazioni testimoniali hanno consentito di effettuare, nel corso delle indagini, una perquisizione all’interno della casa popolare, posta a base logistica dello spaccio, che ha permesso di sequestrare dello stupefacente di vario tipo ed arrestare, a maggio 2022, come detto, in flagranza di reato le tre govani donne. E ad essere arrestato anche uno dei più giovani, il 19enne Francesco De Rosa, altro figlio di “Cipolla.
Proprio quegli arresti dei Carabinieri ha portato gli indagati a spostare per un periodo la loro base logistica nella seconda piazza di spaccio oggetto dell’odierna indagine, ossia in via Sabaudia dove ha la residenza Cristian De Rosa.