SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI AGRICOLI: INDIANI E BENGALESI UNITI IN UNA MANIFESTAZIONE A LATINA

caporalato

Manifestazione contro lo sfruttamento dei lavoratori agricoli: le comunità indiana e bengalese del Lazio hanno indetto una manifestazione di fronte alla Prefettura di Latina

Dalle ore 10 di sabato 23 ottobre, avrà luogo la manifestazione delle due comunità di immigrati che più di tutte hanno risentito delle condizioni di sfruttamento e caporalato nel territorio pontino.

Sarà presente anche il sindacato della Uila (Unione italiana dei lavoratori agroalimentari). “Come organizzazione sindacale che tutela e rappresenta i braccianti agricoli della nostra provincia, non possiamo che essere d’accordo con tale manifestazione e, condividendo in pieno tutte le motivazioni che hanno portato queste due importanti comunità del nostro territorio ad indire questa manifestazione, comunichiamo la nostra adesione” – spiega la segreteria territoriale di Latina e Frosinone con Simone Pompili – “Saremo in piazza insieme ai nostri operatori maggiormente impegnati sul versante dell’immigrazione all’interno delle nostre camere sindacali per supportare tale iniziativa”.

Scopo della manifestazione è chiedere meno burocrazia per il rinnovo e il rilascio dei permessi di soggiorno.

“Sottolineando ancora una volta che, il settore agricolo nella nostra Provincia è composto per quasi il 50% da manodopera extracomunitaria, riteniamo che non siano più accettabili ritardi del genere da parte della Questura e della Prefettura nel rilascio di questi documenti che, ricordiamo ancora una volta, sono l’ultimo baluardo di legalità che rimane a questi lavoratori per avere garantito il diritto di un lavoro regolare e non finire imbrigliati nelle maglie del lavoro nero ed irregolare. Infine – conclude il sindacato Uila – accodandoci alle richieste avanzate dalle due comunità, vogliamo inoltre chiedere alla Prefettura ed alla Questura di Latina di istituire dei canali istituzionali e preferenziali rivolti alle organizzazioni, come ad esempio le strutture di patronato, che da anni fanno da intermediari per l’invio di tali pratiche agli uffici preposti”.

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