Autorità portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale: ai raggi x della Corte dei Conti per l’eccedenza di personale, vengono licenziati in quattro
Ad alzare il primo polverone è stato, a fine marzo, il deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Volpi, il quale presentò un’interrogazione a risposta scritta, enumerando le criticità della gestione dell’autorità che ha in capo anche il porto di Gaeta. Nel mirino del deputato meloniano l’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia e soprattutto il suo Presidente Pino Musolino, di cui si chiedeva la cacciata.
Nell’interrogazione veniva rilevata la situazione finanziaria di crisi dell’autorità, richiamando la relazione della magistratura contabile risalente al febbraio 2022. La Procura regionale della Corte dei Conti, peraltro, sta indagando anche sui costi di gestione dell’autorità, in particolare sugli emolumenti al personale.
L’atto parlamentare stigmatizzava la riorganizzazione dell’autorità portuale “che prevede un taglio di 19 unità (9 posizioni dirigenziali, su 13 esistenti, e di 10 posizioni intermedie) a fronte di una dotazione organica approvata dal Ministero vigilante il 6 febbraio 2018”. Tagli che secondo il parlamentare erano da censurare poiché, ormai, i traffici nel porto di Civitavecchia sono tornati a livelli pre-pandemici.
Tuttavia, il Presidente Musolino e l’autorità hanno tirato dritto e, all’esito delle valutazioni comparative relative all’assegnazione degli incarichi di direttore di area e di quelle relative all’assegnazione degli incarichi di responsabile di ufficio, hanno proceduto al licenziamento di Lucio Pavone, Calogero Burgio, Malcom Morini e Massimo Scolamacchia.
Pavone, peraltro, è sotto indagine nell’ambito di una inchiesta condotta dal sostituto procuratore della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Gerardina Cozzolino, che ha messo la lente su un caso di corruzione che coinvolgere, oltreché all’ormai ex dirigente dell’autorità Lucio Pavone (candidato alle elezioni regionali 2018 con la lista civica di Zingaretti), Guido Guinderi, funzionario dell’ufficio lavoro portuale ed autorizzazioni e Raffaele Trapanese, titolare della Star Center Italia con sede legale a Castel Volturno (Caserta).
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Un atto dovuto quello della sforbiciata da parte di Musolino in ragione dei rilievi della Corte dei Conti forte anche di ispezioni ministeriali che avevano messo in luce la sovrabbondanza dell’organismo dell’Authority. Peraltro, oltreché ai licenziamenti, ci sono anche altri dipendenti dell’autorità che hanno accettato di essere esodati in cambio di un incentivo.