SFOLLATI BOMBA FORMIA, L’OSPITALITÀ “ILLEGITTIMA” DI GAETA. DE ANGELIS: “SPOT DI MITRANO”

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Comune di Gaeta

Non si placano le polemiche e le contestazioni sulle modalità di organizzazione dell’ospitalità offerta dal Comune di Gaeta in occasione dello sfollamento di circa 16mila formiani previsto il 5 maggio prossimo in occasione della rimozione e del brillamento di un residuato bellico ritrovato nel quartiere di Rio Fresco. Dopo la disapprovazione della prefettura per il pessimo tempismo dell’eccentrico sindaco di Gaeta, ora arriva anche l’accusa di illegittimità di certi atti firmati dall’amministrazione comunale per organizzare e predisporre le risorse necessarie alla macchina organizzativa.

Il consigliere comunale Franco De Angelis

A firmare la richiesta di maggiori chiarimenti ed evidentemente anche di correzioni, è il consigliere comunale d’opposizione Franco De Angelis, ex presidente della commissione Trasparenza, che ha scritto una lunga nota rivolta in particolare all’assessore Pasquale De Simone e per conoscenza al sindaco di Gaeta Mitrano e al segretario comunale Antonella Marra. A De Angelis pare illegittima, e non a torto, la deliberazione di giunta numero 89 del 16 aprile scorso nella quale, accogliendo la richiesta della Prefettura, arrivata a più riprese nei confronti dei Comuni limitrofi, la giunta rilancia la possibilità di offrire parcheggi gratuiti nella zona Spaltoni, visite guidate gratuite e punti ristoro in un “Villaggio dell’accoglienza”, al fine di rendere “più conviviale l’accoglienza”. Però, alla fine della lista di premesse, si legge che “il presente provvedimento non necessità del visto di regolarità contabile in quanto non comporta oneri diretti e/o indiretti sul bilancio dell’ente trattandosi di indirizzi operativi”.

“Ma com’è possibile?” – si chiede De Angelis – chi paga il villaggio dell’accoglienza e in che modo sarà allestita quest’area, e con quali risorse si pagheranno la preparazione e la somministrazione dei pasti offerti e quanti saranno? Senza contare che già solo il mancato introito dei parcheggi offerti è da considerarsi una spesa e quindi necessaria del visto contabile”. Niente, vige il mistero. Anzi l’errore. Perché infatti lo stesso De Angelis ricorda ai colleghi amministratori l’articolo 49 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267 e successive modifiche, il quale in buona sostanza indica come anche nel caso di spese indirette, ovvero per parcheggi gratuiti e quindi minori entrate, occorre il parere.

Ma oltre alla forma c’è anche la sostanza. De Angelis pone l’accento sul mancato coinvolgimento delle altre istituzioni e in particolare del Comune di Formia, una mancanza di rispetto che secondo lui “è l’ennesimo spot che in questa forma estrema di protagonismo sembra più ridicola che di fattiva operosità”.

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