SEZZE, TARIFFE CIMITERIALI E RISCOSSIONE TASSE: BONANNO METTE ORDINE AL COMUNE

SEZZE
Comune di Sezze

Sezze: il Commissario Raffaele Bonanno prova a mettere ordine su riscossione coattivi delle entrate del Comune e sulle tariffe al cimitero

Il primo dei due atti, in ordine cronologico di disposizione, sembra un provvedimento dovuto quanto necessario ma, soprattutto, normale. Quella normalità che il Commissario prefettizio, dopo l’inchiesta Omnia 2, gli scandali della prostituzione minorile e la caduta dell’amministrazione Di Raimo, sta cercando di inseguire in un Ente che più si scava più vengono fuori situazioni che non erano a posto.

La delibera dell’11 maggio intende ordinare le tariffe cimiteriali poiché, come si legge nell’atto, quelle attuali, relative alle varie tipologie di sepoltura, interessano esclusivamente le operazioni di tumulazione, posizionamento di cassette cinerarie, esumazioni e traslazioni, ma non tengono conto delle operazioni di estumulazione e posizionamento dei resti mortali a carico dell’Ente, “per le quali, quota parte deve essere corrisposta alla Società affidataria del Servizi”. Ossia la Spl che, però, come è emerso dalle indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Latina, non era molta attenta – tanto per rimanere sul velluto – su tutta la gestione cimiteriale.

Come si evince dalle attività investigative, infatti, almeno fino all’estate del 2019, era l’ex custode di Via Bassiano, Fausto Castaldi, a reggere le fila di tutte le attività del cimitero tanto è che quando un cittadino voleva dare degna sepoltura a un suo congiunto doveva rivolgersi a lui che, in cambio, restituiva, in molte occasioni, foglietti fatti passare per regolari fatture.

Le tariffe per le operazioni di sepoltura approvate dal Commissario Bonanno sono così state definite: tumulazione feretro (250 euro), tumulazione urna cineraria/resti mortali (50,00 euro), estumulazione (280 euro), esumazione (280 euro), traslazione interna al Cimitero (280 euro).

Finalmente un tariffario che, secondo le indagini della Procura di Latina, per molto tempo era stato stabilito arbitrariamente e pro domo sua da Castaldi, con l’ausilio dell’ex funzionario del Comune Maurizio Panifilio, pur alla conoscenza del vice-sindaco Antonio Di Prospero e altri pubblici ufficiali, tra cui un finanziere della polizia giudiziaria.

Ma non è l’unico atto significativo della settimana questo del Commissario Bonanno. Oltre al review demandato agli Uffici setini che dovranno passare in rassegna tutti i servizi in capo al Spl, con l’ipotesi della privatizzazione degli stessi, il Commissario prefettizio ha approvato una delibera con cui affida la riscossione coattiva di tutte le entrate dell’Ente sia tributarie che patrimoniali, con decorrenza dal 1 giugno 2021, all’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Si tratta di IMU, TASI, TARI, TARES, TARSU, ICI, ICP e diritti di pubbliche affissioni, Canone Unico Gestione diretta, Canone occupazione spazi ed aree pubblici, Canone
Unico, Gestione diretta, Sanzioni Codice della strada, Sanzioni amministrative, Oneri relativi a procedimenti edilizi – urbanistici e Tariffe servizi a domanda individuale. Tutte voci che erano o avrebbero dovuto essere riscosse a gestione diretta dall’Ente e, da Statuto, dalla Spl.

Quella delle riscossioni delle tasse al Comune setino, d’altra parte, è una storia lunga e che, da sempre, ha evidenziato i limiti della pubblica amministrazione.
Nel 2013, come noto, il Comune di Sezze, non riuscendo a svolgere attività di riscossione dei tributi locali (ICI, Tarsu, Tosap e Icp) tramite l’Spl, l’azienda interamente controllata dall’ente, decise di avvalersi mediante affidamento diretto della società lucchese A&G. Ne nacque un contenzioso e, soprattuto, un problema annoso mai risolto.

A Sezze, in soldoni (si scusi la facile ironia), le entrate che spettano al Comune si fa fatica a riscuoterle soprattutto alla luce del fatto che la società creata anche per fare questo tipo di lavoro, la Spl, non è mai riuscita ad essere efficiente.

Ora c’è un’ipotesi neanche troppo velata di privatizzare alcuni servizi della società interamente partecipata dal Comune, ed è probabile che una nuova era amministrativa sia all’orizzonte di Sezze. Con buona pace dei politici del centro lepino che continuano a rimanere in silenzio, con la sicumera, sopratutto in casa PD, di poter scrivere comunicati demagogici di astratte condanne alla illegalità senza scendere nel merito manco per sbaglio. D’altra parte se i vertici di quel partito rimangono in attesa che passi la buriana con atteggiamento opportunistico – vedi alla voce Salvatore La Penna e Titta Giorgi – non si capisce perché la sezione locale dovrebbe avere quel coraggio che “uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”.

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