LO SPETTRO DELL’A&G CONTINUA AD AGGIRARSI PER IL COMUNE DI SEZZE: CITAZIONE IN APPELLO

Sezze (foto di Vincenzo Serra)

La vicenda ha inizio nel 2013 quando il Comune di Sezze, non riuscendo a svolgere attività di riscossione dei tributi locali (ICI, Tarsu, Tosap e Icp) tramite l’Spl, l’azienda interamente controllata dall’ente, decide di avvalersi mediante affidamento diretto della società lucchese A&G.

Il 29 agosto 2013 il dirigente d’Area Fiscale Francesco Petrianni, incaricato dall’allora sindaco Andrea Campoli, con la Determinazione n. 32 approva la proposta tecnico-amministrativa presentata da A&G che comprende il servizio di riordino della banca dati tributaria per il recupero dell’evasione e la riscossione ordinaria e coattiva. Con la successiva Determinazione n.2 del 25 febbraio 2014 viene approvato lo schema di contratto definitivo sottoscritto dalle parti.

Sede a Lucca della società AeG

Il contratto tra Comune e l’azienda toscana viene allegato all’atto di affidamento diretto e il compenso previsto a favore di quest’ultima per l’aggiornamento del database detenuto dall’SPL è di 38mila euro. A partire dall’estate del 2014 alcuni dipendenti dell’affidataria cominciano così a visitare le abitazioni dei setini per compiere le prime misurazioni. 

Il problema tra i due contraenti insorge in un secondo tempo per via dell’interpretazione di alcune clausole dell’accordo che parlano di una percentuale eventuale sugli incassi derivanti dalle attività accertative eseguite con il supporto di AeG SpA pari al 22% sulla verifica di accertamento di ICI, IMU e TARSU. L’AeG avrebbe quindi diritto a un premio sull’aggio.

A fine anno i residenti iniziano a ricevere gli avvisi di accertamento, alcuni dei quali con errori marchiani. I consiglieri d’opposizione Lidano Zarra, Serafino Di Palma, Antonia Brandolini e Roberto Reginaldi occupano allora per protesta una sala del Comune: scoppia il caso “cartelle pazze”.

I consiglieri di opposizione che agli inizi del 2015 occuparono il Comune: Antonia Brandolini, Roberto Reginaldi e Serafino Di Palma.

Il 30 gennaio 2015 in Consiglio comunale Campoli porge le proprie scuse ai cittadini che si sono visti recapitare avvisi di pagamento con importi erronei, ma soprattutto maggioranza e opposizione presentano due mozioni che concordano sul fatto che l’incarico all’AeG debba essere revocato. Il Comune attraverso l’attività di “front office” gestisce l’emergenza fino alla scadenza del contratto nel novembre 2015 senza procedere ad alcuna attività di recupero coattivo, ma già un mese prima l’AeG reclama le proprie percentuali sui ruoli messi a disposizione dal Comune.

A febbraio 2016 viene recapitata al Comune una lettera di diffida scritta dai legali rappresentanti della società toscana in cui si chiede il pagamento di 202mila 664 euro come 22% del valore dei provvedimenti accertativi inviati, più 4 milioni 87 mila euro (in totale 4,289 milioni di euro!) calcolati sull’ammontare complessivo del gettito derivante dall’attività di riscossione mai eseguita.

L’ex dirigente del Comune di Sezze Francesco Petrianni (foto del setino.it).

Il 25 maggio 2017 la società A&G presenta innanzi al Tribunale civile di Latina l’atto di citazione dei confronti del Comune setino per la richiesta di condanna al risarcimento danni derivanti da inadempienze contrattuali. 

Lo scorso 27 giugno il Tribunale di Latina accoglie solo parzialmente la domanda proposta da A&G Spa e condanna al pagamento di 38mila euro il Comune di Sezze: molto meno rispetto ai più di 4,2 milioni richiesti dalla società lucchese.

L’ex sindaco di Sezze Andrea Campoli (2007-2017).

Il 27 gennaio di quest’anno l’AeG presenta atto di citazione presso la Corte di Appello di Roma impugnando la sentenza di 1° grado. Il 18 febbraio la Giunta comunale dà mandato al Sindaco Sergio Di Raimo di costituirsi in giudizio nelle forme e nei modi previsti dalla Legge. Viene conferito all’avvocato Domenico Bianchi di Latina l’incarico di rappresentare e difendere il buon diritto dell’Ente. Lo spettro dell’A&G continua da mezzo decennio ad aggirarsi sul già “fragile” erario comunale. 

 

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