SEZZE, EX STRADA 156 MONTI LEPINI: UN PRESENTE DI RIFIUTI E PROPOSTE MAI ASCOLTATE

Rogo di plastiche lo scorso marzo nei pressi della SR 156 Monti Lepini.

Oggi è convocato alle 16 e 30 il Consiglio per il “question time” e tre sono le interrogazioni presentate da parte dei gruppi di opposizione che riguardano specificatamente il tema dell’ambiente e della raccolta dei rifiuti. Dell’interrogazione sul grave ritardo di Sezze in materia di differenziata e di quella relativa alla diffusione di roghi di rifiuti di plastica in pianura, si pensi a quanto avvenuto il giorno dell’Epifania, abbiamo trattato precedentemente (leggi qui e qui).

L’interrogazione presentata invece dalle due consigliere di Sezze Bene Comune, Rita Palombi ed Eleonora Contento, ci riporta invece indietro col tempo di un anno e mezzo. Il 3 giugno 2018 in occasione della XV giornata nazionale dello sport, il cui slogan fu “Lo sport difende la natura”, si pose l’attenzione sulla relazione tra le discipline sportive e il contesto paesaggistico entro il quale vengono esercitate.

Orme di sauropode a Sezze risalenti 100 milioni di anni fa (foto di Vincenzo Serra).

L’iniziativa indusse Sbc a presentare al Presidente Commissione Cultura,
Politiche Scolastiche e Sport Federica Fiorini un progetto di creazione di parco lineare lungo la ex Regionale 156 dei Monti Lepini, oggi ridotta a via unidirezionale di collegamento dalla nuova Monti Lepini a Sezze Scalo e a cumulo di rifiuti lungo i margini della strada. La discussione sul progetto venne fatta nelle commissioni congiunte alla presenza di tutti i consiglieri comunali e si svolse nell’edificio della ex Colonia agricola degli Orfanelli in Via Migliara 45 (oggi sede dell’Utenti Motori Agricoli). Concordarono tutti con l’ipotesi di fare un’evento sportivo per valorizzare quel tratto stradale. La risposta in termini pratici fu il silenzio. 

Tratto dismesso della ex Strada Regionale 156 Monti Lepini

Il parco avrebbe dovuto comprendere il sito preistorico di Arnalo dei Bufali, il Monumento naturale dei Dinosauri in prossimità dell’ex cava Petrianni e poco distante la Via Setina (le “Coste”), fino ad arrivare al Lago Mole Muti, sito naturalistico incluso nel contratto di Fiume Ufente. Proprio quell’area di Mole Muti il cui stato di degrado e abbandono le due esponenti politicamente vicine a Damiano Coletta avevano denunciato in una precedente interrogazione del 9 novembre 2017. 

Lago Mole Muti (febbraio 2017, Basta bruciare plastica a Sezze)

Un tracciato per passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo. Si aggiunga inoltre la possibilità di navigare in canoa lungo l’Ufente. L’area del parco, oltre a permettere di visitare siti d’interesse archeologico e paesaggistico, si sarebbe connessa a Ceriara dove passa la via Francigena del Sud. Un possibile punto di partenza per sentieri e percorsi collinari che passano per le doline fino a raggiungere il centro storico. Dalla vetta della collina tramite l’antica via Setina la discesa di nuovo al Monumento dei Dinosauri.

Arnalo dei Bufali

Tornando all’asse oggetto della proposta, il tratto appunto della ex 156 dei Monti Lepini (oggi di competenza comunale), questo avrebbe dovuto diventare un percorso attrezzato e ciclopedonale con riduzione della
carreggiata stradale e messa in sicurezza per renderla fruibile alla collettività.

Progetto che avrebbe previsto quali azioni specifiche la piantumazione degli alberi concessi dall’ Astral al Comune di Sezze per la compensazione relativa al taglio dei platani effettuato sul tratto che va da Sezze Scalo verso Latina; la messa in sicurezza del tratto stradale per la fruizione a piedi e in bicicletta, con chiusura al traffico dall’asse principale in prossimità del Mole Muti, in vista della data fissata per la prossima Festa dello Sport; attività di sport libero e ricreativo lungo il tratto in questione con la collaborazione di associazioni, società sportive e cittadini. 

Rifiuti lungo la ex Strada Regionale 156 (foto tratta dal gruppo FB “Basta bruciare plastica a Sezze…”).

Condicio sine qua non per la realizzazione del parco e perché l’area non resti teatro di roghi di rifiuti di plastica e superi lo stato di discarica a cielo aperto è l’installazione di foto-trappole. Il tema fu affrontato da Eleonora Contento in Consiglio il 12 gennaio 2018 e più volte ripreso dall’esponente di Forza Italia Giovan Battista Moraldo: tuttora la copertura della zona con strumenti di videosorveglianza appare insufficiente. Tutto questo per dimostrare l’insostenibilità della tesi secondo la quale, accanto alle segnalazioni di singoli cittadini direttamente alle autorità competenti o tramite Facebook, non sarebbero venute denunce e proposte da parte delle opposizioni in tema ambientale. È mancata semmai la risposta da parte delle Istituzioni.

Rogo di rifiuti lungo la SR 156 (dal gruppo Basta bruciare plastica a Sezze…, Enrica Marchionne).
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