“BASTA BRUCIARE PLASTICA A SEZZE” DIVENTA INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO

Foto del 26 dicembre 2019 tratta dal gruppo Fb "Basta bruciare plastica a Sezze..."

Anche questa mattina di Santo Stefano il gruppo Facebook “Basta bruciare plastica a Sezze. Denunciamo!”, delle cui segnalazioni abbiamo ampiamente trattato in un precedente articolo (vedi link), ha segnalato la presenza di roghi di plastica nella pianura setina.
È presumibile che alcuni residenti nell’area delimitata dalla ferrovia e dall’Appia abbiano pensato di smaltire gli scarti di materiale utilizzato in agricoltura assieme agli imballaggi dei generi alimentari consumati tra la vigilia e il pranzo di Natale appiccando fuoco a cumuli di rifiuti.

Il tema dei falò di materiale di sintesi sarà oggetto di un’apposita interrogazione protocollata lo scorso 23 dicembre in vista del prossimo question time previsto per le prime settimane di gennaio. Firmatari dell’interrogazione sono i consiglieri Serafino Di Palma, Paride Martella, Giovan Battista Moraldo e Giovanni Bernasconi.
I 4 consiglieri di opposizione ancora una volta si mostrano uniti su tematiche ambientali. Se, infatti, l’interrogazione relativa alle basse percentuali di raccolta differenziata a Sezze (18,1% e al penultimo posto tra i comuni in Provincia di Latina), secondo dati ISPRA 2018, sarà molto probabilmente affidata all’ex esponente della maggioranza Bernasconi (a gennaio e non il 28 dicembre come erroneamente riportato in un precedente articolo), spetterà a Di Palma nella stessa seduta affrontare la questione degli incendi di plastica in pianura.

Rogo di plastiche lo scorso marzo nei pressi della SR 156 Monti Lepini.

Nel documento si legge: “…bruciare plastica all’aperto fa molto male ed è reato. Purtroppo è molto diffusa nelle nostre campagne l’abitudine di bruciare la plastica, ritenendo magari di fare cosa giusta se non innocua. Ormai assistiamo giornalmente in qualsiasi orario della giornata a falò che vengono alimentati da plastica derivante dalla copertura delle serre, da sacchetti di plastica, da polistirolo da imballaggio e quant’altro. Tutto viene gettato tranquillamente nel fuoco. Questa situazione sprigiona nell’aria sostanze molto pericolose e cancerogene come la diossina. A seguito di quanto affermato e di fronte a emissioni non autorizzate, interrogano il Sindaco in qualità di garante della sicurezza e salute dei cittadini e del territorio, per essere messi a conoscenza di quali iniziative l’amministrazione intende intraprendere per mettere fine all’accensione di fuochi costituiti da plastica ed altri materiali inquinanti, spesso compiuti in orario serale o notturno“.

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