Accusato di alcuni scippi in compagnia di Mohamed Jandoubi, la Corte d’Appello di Roma ha riformato la sentenza: assolto
Il Giudice monocratico del Tribunale di Latina, Fabio Velardi, ad aprile scorso, aveva condannato Guerrino Di Silvio a 2 anni e 8 mesi, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a settembre 2021 insieme al tunisino Jandoubi, già condannato per gli stessi reati a oltre 5 anni.
I due erano stati arrestati dai Carabinieri per 5 furti con strappo commessi a Latina tra i mesi di aprile e maggio 2021 che avevano destato parecchio allarme sociale tra i cittadini.
Guerrino Di Silvio, 51 anni, difeso dagli avvocati La Penna e Frisetti, è stato nel frattempo arrestato nella primavera passata nell’ambito di un’altra operazione dei Carabinieri di Latina denominata “Status Quo” per cui l’uomo dovrà affrontare un nuovo giudicio.
Il 51enne, imparentato con Maria Grazia Di Silvio, madre dei fratelli Travali, per questi scippi era stato ritenuto dagli inquirenti come il palo che assisteva Jandoubi (anche lui, comunque, arrestato nell’altra operazione denominata “Status Quo”, e già sul groppone la condanna pesante subita nel processo per mafia chiamata Alba Pontina).
Ora, è arrivata l’assoluzione in Corte d’Appello, nonostante la Procura Generale avesse chiesto la conferma della condanna.
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