Operazione Scarabeo: il giudice ha interrogato la dipendente di Via Ezio, inserita nell’ufficio di un sostituto procuratore, che avrebbe rivelato i sequestri preventivi degli alloggi al Colosseo. Seguendo il filo di queste rivelazioni è nata l’inchiesta denominata “Scarabeo” che ha portato agli arresti effettuati ieri: ben 13 tra carcere e domiciliari
È stata interrogata stamani in Tribunale, Paola Berghella, che gli investigatori segnalano essere, almeno al momento dell’indagine (tra fine 2018 e giugno 2019), come la compagna del principale indagato dei Carabinieri e dei pm De Lazzaro e Giammaria, il 56enne Francesco Santangelo, anche lui dipendente della Procura e ritenuto mente del sodalizio che aveva costituito l’agenzia finanziaria “abusiva”.
Berghella non è stata raggiunta da un provvedimento di custodia cautelare e risulta indagata per rivelazione di segreto di ufficio.
Secondo la pubblica accusa, Berghella “si prodigava” per aiutare Santangelo “ad eludere le attività investigative anche rivelando notizie coperte da segreto e appare inserita in una rete di relazioni confidenziali che esistenti tra le altre cancellerie e segreterie ed altro personale di servizio della Procura del cui apporto si è giovata. La cancelliera gode infatti di un rapporto di fiducia e considerazione da parte del personale per le competenze professionali mostrate nel corso degli anni”.
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CASO COLOSSEO – È da diverse intercettazioni telefoniche che emerge come alcuni condomini, “abusivi” anch’essi, che avevano occupato da anni gli uffici Inpdap in via Bruxelles, nel complesso conosciuto da tutti come Colosseo, fossero a conoscenza degli sgomberi che Polizia locale e Digos avrebbero eseguito di lì a breve. Siamo nell’autunno 2018, tra ottobre e novembre.
Tra coloro che sapevano degli sgomberi c’era anche Sara Capponi, lei destinataria della misura cautelare agli arresti domiciliari, compagna di Nicola Natalizi, ai domiciliari anche lui, ex poliziotto e conoscente di Santangelo in quanto con un passato alla Polizia giudiziaria di Via Ezio, in Procura della Repubblica di Latina. Entrambi erano residenti nel palazzo di Via Bruxelles. Per gli investigatori, Santangelo, e a catena Capponi, avrebbe saputo della notizia degli sgomberi da parte di Paola Berghella, il cui giorno X fu l’8 novembre 2018 (seguirono altri sgomberi nei mesi successivi), quando Polizia, Polizia Locale, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco e Servizi Sociali del Comune si adoperarono nelle operazione disposta dalla Procura di Latina e dal sostituto procuratore Giuseppe Bontempo.
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Per Berghella, i pm De Lazzaro e Giammaria hanno chiesto la sospensione dall’esercizio di Cancelliere presso la Procura. Il Gip del Tribunale Giuseppe Cario, che si è riservato, ha interrogato stamani la donna che ha risposto alle domande del magistrato e ha negato di aver rivelato a Santangelo i sequestri degli uffici Inpdap e ora di proprietà dell’ente che lo ha inglobato: l’Inps.
La riserva del gip Cario non è stata ancora sciolta.