A Santi Cosma e Damiano il problema dell’abbandono dei rifiuti e delle discariche abusive è annoso: il Comune ha deciso di installare foto-trappole. Basterà?
“Installate foto-trappole su tutto il territorio sancosmese – spiega in una nota il Comune – La decisione al fine di combattere la piaga dell’abbandono indiscriminato di rifiuti che hanno ridotto uno scempio alcuni luoghi del paese, soprattutto quelli più periferici, determinando un alto costo per la collettività sia in termini di inquinamento che di risorse economiche necessarie alla bonifica continua e costante di questi siti, oltre che, ovviamente, rappresentare una vera e propria offesa alla natura e alla dignità umana“.
“Le foto-trappole, ormai presenti già da alcuni giorni – continua il comunicato – sono state posizionate nei luoghi più sensibili a questo tipo di fenomeno e, naturalmente, saranno spostate periodicamente e senza preavviso sull’intero territorio comunale. Si fa, pertanto, appello a tutte le persone che hanno questa cattiva abitudine di porre rimedio a tale atteggiamento ricordando che l’abbandono di rifiuti rappresenta un reato penale e, pertanto, nel momento in cui si è ripresi, scatta automaticamente la denuncia di fronte all’Autorità Giudiziaria con tutte le conseguenze che ne derivano per l’autore del reato stesso. Il nuovo sistema di controllo sarà gestito direttamente dal personale della Polizia Locale. Un’ulteriore misura adottata per garantire una sempre maggiore sicurezza del territorio che va ad integrarsi con le telecamere già installate nei principali punti del paese e di altre che a breve saranno installate al fine di poter chiudere il cerchio e recuperare il controllo totale garantendo ai cittadini un paese sicuro e un maggior rispetto per il decoro urbano“.
Un problema radicato che ha trasformato Santi Cosma e Damiano e il Comune gemello, Castelforte, in un luogo da turismo ambientale: un malcostume ben distribuito a ogni latitudine della provincia che vede protagonisti quei cittadini i quali, sopratutto, da fuori città o Regione invadono, con furbizia e nell’anonimato, la città del sud pontino.
Già nel settembre scorso, fu annunciata, e dato il via, dal Comune di Santi Cosma e Damiano, una task force composta dalla Polizia Locale, dall’Ufficio Ambiente e dai volontari delle Guardie Ecologiche a caccia dei furbetti della monnezza. Senza contare che l’amministrazione sancosmese, anche sul lato istituzionale, ha avuto modo di lamentarsi dell’incapacità degli enti preposti alla pulizia e alla bonifica dei fossi, lasciati in malora dal Consorzio di Bonifica. A tal punto che, a metà gennaio, il Comune sancosmese aveva ventilato, con una nota, la possibilità di sporgere denuncia nei confronti di Regione Lazio e Provincia di Latina.
In due parole, a Santi Cosma e Damiano, e nella vicina Castelforte (ad agosto fu individuato un terreno di circa 500 mq, di proprietà demaniale, soffocato da cumuli di rifiuti speciali), il problema monnezza e pulizia esiste. E, a giudicare dalle forze messe in campo, le amministrazioni di qualsiasi colore sono lasciate sole a risolverlo.