SANITÀ, DA PPI A PAT PER IL TAR DEL LAZIO NON CAMBIA NIENTE. RESPINTO RICORSO DI CORI

Il retro dell'edificio dell'ex ospedale di Cori

Niente da fare per i ricorrenti: il Tar del Lazio ha dato l’ok alla trasformazione dei Punti di primo intervento (Ppi) in Punti di Assistenza Territoriale (Pat) 

Solo due settimane fa (24 marzo), la pronuncia del Tribunale Amministrativo del Lazio che ha dato ragione al ricorso presentato dall’avvocato Tommaso Conti per conto del Comitato Civico di Cori e al Comitato di Boschetto, Gricilli, Macallè di Priverno accogliendo l’istanza cautelare di sospensione degli effetti del Decreto del Commissario ad Acta della Regione Lazio del 14 novembre 2019 n. U00469 per fissare la camera di consiglio il 7 aprile 2020.

Leggi anche:
SOSPESA DAL TAR LA TRASFORMAZIONE DEI PPI IN PAT: PRIMA VITTORIA DEL COMITATO CIVICO DI CORI

Ieri, la doccia fredda, poiché quella decisione, come noto, non entrava nel merito del ricorso ma sospendeva gli atti e tutti i provvedimenti in materia sanitaria solo in ragione del sopravvenuto evento pandemico del Coronavirus-Covid.19. Infatti, i giudici della Sezione Terza Quater del Tar del Lazio hanno respinto la richiesta di bloccare l’efficacia del Decreto del Commissario ad Acta del 14 novembre (DCA U00469), che trasformava i Ppi in Pat, formulata dal Comitato civico di Cori e dal Comune corese i quali, tramite l’avvocato ed ex sindaco Tommaso Conti, avevano presentato ben due ricorsi contro il medesimo Commissario ad Acta Sanità per la Regione Lazio, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Lazio e l’Asl di Latina.   

Tramite le Ordinanze n. 2602 e n.2603, il Tar ha quindi respinto l’istanza cautelare di sospensiva avanzata da comitato e Comune poiché, nel frattempo, tra novembre e gennaio, è intervenuto il nuovo decreto del Commissario ad Acta, il D.C.A. n. U00018/2020 (20 gennaio), che ha annullato e sostituito il DCA U00469 impugnato. Ad ogni modo, ha sostenuto sempre il Tar del Lazio, quel decreto di novembre garantiva il servizio sanitario reso dai Punti di primo intervento. In sostanza, aver trasformato i Ppi in Pat, per i giudici amministrativi, non ha inficiato nell’operatività delle strutture sanitarie che hanno continuato a offrire il servizio di prima.  

Ora, in ballo c’è un altro ricorso, sostenuto dai cittadini dei Comuni di Sabaudia, Priverno, Sezze, Gaeta, Cori e Latina, che, tramite l’avvocato Lattari, hanno impugnato l’ultimo decreto del Commissario ad Acta, non quello del 14 novembre ma l’atto risalente al 20 gennaio.

Articolo precedente

SABAUDIA: SCATTA L’ORDINANZA MARE CHIUSO, MA È PIÙ MORBIDA DEL PRIMO PROVVEDIMENTO

Articolo successivo

COVID-19: ANCHE IL COMUNE DI LENOLA DONA LE UOVA DI PASQUA AI BAMBINI

Ultime da Notizie