SALE GIOCHI E LUDOPATICI, DATI IN AUMENTO: A LATINA VERSO STRETTA SU ORARI

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Sale giochi, Latina valuterà l’introduzione di restrizioni orarie nel regolamento comunale. Gioco d’azzardo patologico: in commissione i dati sul disturbo

Oggi si è tenuta una commissione congiunta Welfare-Attività produttive, con i consiglieri comunali delle relative commissioni e le assessore Patrizia Ciccarelli e Simona Lepori. Sono stati esposti i dati forniti dalla Asl riguardanti il gioco d’azzardo patologico nella città di Latina.

I dati hanno evidenziato, su scala provinciale, un trend in crescita tra il 2017 e il 2019 degli utenti con disturbo da gioco d’azzardo patologico seguiti dall’azienda sanitaria: si è passati dai 318 del 2017 ai 388 del 2018, ai 438 del 2019. Cinquanta casi in più nell’ultimo anno di riferimento. Il territorio pontino risulta essere primo nella Regione Lazio per consumo pro-capite per il gioco d’azzardo, con 7,7 slot machine ogni 1.000 abitanti.

Lo scopo della seduta era quello di sintetizzare il percorso fin qui svolto per la modifica del regolamento su prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico, concordando l’opportunità e le modalità per una interruzione oraria delle attività.

Come stanno facendo molti comuni in tutta Italia, anche Latina si avvia verso questa questa fase. La materia è spinosa – spiega il presidente della commissione Attività Produttive, Marco Capuccioperché come amministratori dobbiamo tutelare sia la salute pubblica, sia gli esercenti. Ecco perché, in fase di redazione del regolamento li abbiamo ascoltati ed hanno partecipato attivamente nelle sedute di commissione. Siamo a conoscenza del fatto che le sale giochi rappresentano soltanto una parte delle attività connesse al gioco lecito, perché larga parte è anche su internet, i comuni però possono regolamentare soltanto le attività che rientrano nelle proprie competenze perché il settore in generale è normato dallo Stato” – conclude il consigliere di Latina Bene Comune.

La commissione, all’unanimità, ha dato indirizzo ai servizi per predisporre, anche sulla base di uno studio più approfondito dei dati in possesso dell’ente, una proposta di modifica del regolamento nella parte attinente la regolamentazione degli orari e che sarà discussa alla prossima commissione e poi presentata alle parti sociali che hanno partecipato al percorso di discussione.

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