Inchiesta “Dune”: aveva chiesto alcuni atti al Comune di Sabaudia per potersi difendere, il Tar dà ragione all’ex sindaco Giada Gervasi
Due sono state le richieste di atti propedeutici alla sua difesa da parte dell’ex sindaco di Sabaudia, Giada Gervasi, arrestata a febbraio 2022 nell’ambito dell’inchiesta di Procura e Carabinieri di Latina denominata “Dune, e attualmente sotto processo davanti al collegio del Tribunale di Latina presieduto dal giudice Gian Luca Soana.
La prima richiesta risale ad aprile, quasi completamente evasa dal Comune di Sabaudia, la seconda a giugno che, invece, è rimasta senza risposta. Su questa ultima mancanza, l’ex sindaco Giada Gervasi, nel frattempo liberata da ogni misura cautelare, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo, tramite il legale Toni De Simone.
Il Tar ha ritenuto che l’ex prima cittadina abbia ragione poiché “il Comune non ha precisato alcuna ragione per dedurre l’infondatezza della domanda della ricorrente, né ha chiarito come e in quale modo sia reperibile sul web tutta la documentazione richiesta”.
Il Comune di Sabaudia, condannato anche alle spese di lite, dovrà consegnare gli atti richiesta da Gervasi entro 30 giorni, pena la nomina di un commissario ad acta.