Ristoratore ferito, l’accoltellato è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma
Il gip del Tribunale di Roma, Gabriele Mattei, ha convalidato l’arresto del 31enne Mirko Moretti, accusato di aver accoltellato lo scorso 1° maggio il 65enne, Ercole Fanti, gestore del ristorante “Capitan Vasco”, ubiacato sul lungomare di Latina, in Via Pantelleria. Difeso dall’avvocato del Foro di Roma, Marco Zaccaria, Moretti, che al momento deve rispondere di tentato omicidio, non ha negato di aver compiuto il gesto, pur spiegando di voler arricchire il quadro in cui si è svolta l’aggressione. In sostanza, il 31enne romano ha fatto capire che prima del fendente che provocato una ferita profonda a Fanti, lui stesso era stato minacciato nel momento in cui la discussione sul conto del ristorante si era di molto animata.
Come prevedibile, però, il Gip romano si è dichiarato incompatibile, dal momento che l’episodio è avvenuto a Latina e ha trasmesso gli atti all’ufficio dei colleghi pontini, non prima però di motivare, in una ordinanza, le ragioni della custodia cautelare in carcere per il 31enne: pericolo di inquinamento probatorio e reiterazione del reato.
Ora, sarà un giudice per le indagini preliminari pontini a interrogare Moretti e ad ascoltare quanto ha a da dire rispetto all’aggressione.
L’arresto del 31enne, come noto, è avvenuto nella serata di mercoledì 1° maggio, quando gli agenti della Squadra Mobile, in collaborazione con i colleghi di Roma, hanno eseguito d’iniziativa un fermo di indiziato di delitto nei suoi confronti.
La preliminare attività di indagine – spiegava una nota della Questura – ha consentito di appurare come nel tardo pomeriggio la vittima, all’esito di una lite scoppiata per futili motivi – un conto, a dire dei commensali, troppo salato per via di alcuni fiori menù – con un cliente, sia stata colpita con un’arma da taglio che le ha provocato una profonda ferita all’addome e, per tale motivo, trasportata d’urgenza presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Fanti è stato poi operato e pur essendo ancora ricoverato è fuori da ogni pericolo per la sua vita.
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Gli approfondimenti svolti sulla macchina a bordo della quale si è allontanato il romano – una Fiat 500 – hanno consentito di concentrare l’attenzione sul medesimo 31enne di Roma, riconosciuto poi nel corso dell’individuazione fotografica effettuata da alcuni testimoni presenti al momento del fatto. L’uomo risulta incensurato e si trovava da “Capitan Vasco” insieme ad altre quattro persone.
Gli investigatori, immediatamente messisi alla ricerca del sospettato, hanno prima fatto accesso all’interno della sua abitazione, tra il Quadraro e Centocelle, senza trovarlo, rintracciandolo poco dopo in via Papiria con ai piedi le scarpe indossate al momento del fatto.
La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire il pantalone e la camicia immortalati dalle telecamere di videosorveglianza del ristorante, mentre all’interno della macchina utilizzata per la fuga sono state repertate due salviette intrise di sangue.
Sulla base degli elementi raccolti, quindi, gli agenti hanno proceduto d’iniziativa al fermo del 31enne con contestuale traduzione in carcere, trasmettendo gli atti alla Procura della Repubblica di Roma per le successive valutazioni in ordine alla convalida del provvedimento. È emerso, peraltro, che l’uomo durante la fuga ha telefonato al locale per minacciare di morte i famigliari affinché non riferissero alle forze dell’ordine ciò che era successo. Un altro aspetto che Moretti avrà l’opportunità chiarire.
L’uomo si trova nel carcere di Regina Coeli, ma è probabile che verrà presto trasferito a Latina.