RIFIUTI ALL’EX CAVA PETRIANNI: COMUNE PASTICCIA, TROVATO ACCORDO CON EREDI

SEZZE
Comune di Sezze

Sezze: il Commissario prefettizio revoca le ordinanze per la rimozione dei rifiuti inerti presso l’ex-Cava Petrianni dopo il pronunciamento del Tar in seguito al ricorso degli eredi

Il Tar Latina ha sospeso in via cautelare le ordinanze del Commissario Raffale Bonanno che intimavano agli eredi Petrianni di rimuovere i rifiuti inerti presenti presso il Monumento Naturale Fosso Bivolco dove sono state individuate le impronte dei dinosauri.

Ex cava Petrianni a Sezze
Ex cava Petrianni a Sezze

Tramite il loro legale Pasquale Musto, gli eredi avevano impugnato i due provvedimenti del Commissario e i giudici amministrativi hanno stabilito che “il ricorso appare sostenuto da apprezzabili elementi di fumus boni iuris, non sembrando destituita di giuridico fondamento la censura di omesso invio della comunicazione“, fissando l’udienza per la trattazione del merito il 20 luglio 2022.

Al contempo, gli eredi di Luigi Petrianni – Orietta Battaglia e Renata, Giovanna e Pietro Petrianni – in qualità di proprietari del sito denominato “ex Cava Petrianni”, hanno fatto pervenire all’ente setino una proposta di cessione a titolo oneroso dell’area, dalla superficie di oltre 86.521 metri quadri, per un prezzo pari a 42mila euro.

Gli eredi, inoltre, hanno ribadito all’Ente di chiedere l’annullamento in autotutela delle due ordinanze impugnate al Tar per via dell’omesso invio della comunicazione. Una mancanza da parte del Comune di Sezze ammessa dallo stesso Ente in quanto si tratta di un vizio procedurale non superabile e che, pertanto, è assai probabile l’accoglimento del ricorso degli eredi. Cionondiméno, il Comune si sarebbe trovato a pagare la condanna alle spese oltreché a quelle per l’avvocato scelto dall’Ente per la causa al Tar.

Ecco perché, con i poteri del Consiglio Comunale, lo scorso 1 ottobre, il Commissario ha deliberato di acquistare le particelle riferibili all’Ex Cava Petrianni al prezzo do oltre 40mila euro “ai fini della immediata tutela e messa in sicurezza dell’area“. Una delibera frutto dell’accordo trovato con gli eredi Petrianni che, in cambio, rinunciano al ricorso pendente al Tar e che si sarebbe dovuto discutere l’anno prossimo con esiti favorevoli a loro stessi.

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