RIFIUTI A SEZZE, LEGAMBIENTE: LA GESTIONE VA RIPROGETTATA COMPLETAMENTE

Circolo Legambiente di Sezze: la gestione dei rifiuti nella città lepina va riprogettata di nuovo e completamente

“La qualità della gestione dei rifiuti a Sezze, la relega con il 32% (dati ISPRA 2020) agli ultimi posti nella classifica della raccolta differenziata in provincia di Latina. La scelta di  realizzare un impianto di compostaggio sul territorio comunale, risulta a nostro parere, inadeguata. La tecnologia dell’impianto risulta ormai superata e lo renderebbe di fatto inutile”.

“A Latina Scalo verrà realizzato un impianto che produrrà biometano che assorbirà la produzione del rifiuto umido di tutte le città limitrofe. Nella logica della corretta gestione dei rifiuti l’impianto di compostaggio va inserito alla fine del processo virtuoso di gestione del ciclo. Pensare di realizzarlo vuol dire che a monte si considera che siano  state risolte le criticità di tutta la filiera. La cruda realtà di Sezze ci dice che già dall’inizio il sistema di gestione rifiuti funziona male. Con carenze strutturali. Ad iniziare dall’organizzazione della raccolta porta porta.
Dei mastelli distribuiti, alla partenza del servizio, non ve n’è più traccia. Lungo le strade al posto di un’ordinata schiera di secchie non si vede altro che decine e decine di sacchetti  abbandonati il più possibile lontani dalle proprie abitazione in punti anonimi dove diventano discariche di comunità. Il servizio di raccolta degli ingombranti è praticamente assente. Manca un monitoraggio sulle utenze che autonomamente possono essere dotate di compostiere e gestirsi in proprio la frazione umida per farne del compost, abbassando i costi della collettività e le bollette dei cittadini”.

Mancano le isole ecologiche, quella situata in Via Valle Pazza ne fa la funzione ma è un centro di smistamento. Non è correttamente attrezzata per essere considerata un’isola ecologica.
Non vengono effettuati controlli sul corretto conferimento dei rifiuti né sulle discariche abusive che hanno trasformato l’ex RS156, Via Foresta ed alcune zone delle campagne di Sezze in “Terra dei Fuochi”.

“Ad aggravare la situazione un’insostenibile percentuale d’inadempienza pari a circa il 30% rende la gestione dei rifiuti sofferente. Tutto ciò è indubbiamente il risultato di decenni di  gestione del bene comune quantomeno superficiale ma questo non può essere un alibi né per i cittadini né per la nuova amministrazione”.

“Chiediamo con forza all’amministrazione comunale di Sezze di ripensare il progetto che prevede la realizzazione dell’impianto di compostaggio e di attivare tutti gli strumenti normativi e tecnici che rendano la città pulita”.

Così, in una nota, il Circolo Legambiente di Sezze.

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