Parte dai dissalatori nel porto di Formia la nota di Potere al Popolo che prefigura un’altra estate “calda” per la questione idrica del sud pontino
LA NOTA – Premesso che noi come gruppo politico abbiamo preso già posizione riguardo questa cosa, non solo adesso ma negli anni, perché la questione è lunga ed annosa e non a volte, ma quasi sempre ritorna.
Volevamo aggiungere, prendendo spunto da altri comunicati e note stampa, scritti da altre forze politiche o associazioni di consumatori, che è giunta l’ora che di questa cosa se ne parli non solo nelle sedi istituzionali, ma dappertutto, in quanto una nuova tremenda crisi idrica, come quella dell’estate 2017, è alle porte e l’incubo degli impianti di distillazione nel porto di Formia non è per niente scongiurato.
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Siamo molto contenti che il Comune di Formia abbia fatto tutto quello che doveva fare a livello istituzionale, per scongiurare questo pericolo, ma pensiamo anche noi che questa questione vada oltre questa città.
Tutti i comuni che si affacciano sul Golfo, a livello comprensoriale, oramai è ora che prendano una posizione decisa e politica su questa vicenda e compiano tutti gli atti istituzionali per fermare questo scempio, solo una posizione unita comprensoriale e decisa può fermare l’avanzata di questa bieca multinazionale, che sta lucrando su un bene pubblico essenziale.
Questa battaglia, noi inoltre pensiamo che non deve essere portata avanti solo a livello istituzionale, è ora che partiti, movimenti, associazioni di categoria e cittadini capiscano veramente la gravità del problema, è ora di promuovere campagne di informazione adeguate per far capire a tutti l’esatto rischio che si corre; E ora che ci mobilitiamo tutti insieme per il nostro mare, per le nostre spiagge, per il nostro golfo e per la nostra acqua, che deve essere pubblica.
Chiediamo una discussione pubblica comprensoriale sulle problematiche legate ad Acqualatina in cui, oltre la parte istituzionale, partecipino veramente tutti: partiti, movimenti, associazioni, ma soprattutto i cittadini, in cui si faccia il punto della situazione e si ragioni una volta per tutte sulla risoluzione delle carenze strutturali del sistema idrico del Sud pontino ed su una ripresa del percorso di pubblicizzazione del servizio idrico integrato.