CLAN FRAGALÀ: ARRIVANO LE PRIME CONDANNE

Una immagine dei Carabinieri del Ros che hanno realizzato l'operazione Equilibri nei confronti del clan Fragalà
Una immagine dei Carabinieri del Ros che hanno realizzato l'operazione Equilibri nei confronti del clan Fragalà

Emesse le prime condanne per uomini coinvolti nell’operazione dei Carabinieri del Ros, coordinata dalla DDA romana, denominata Equilibri che nel giugno ’19 sgominò il sodalizio creato attorno ai Fragalà, famiglia sicula trapianta sul litorale romano tra Ardea, Pomezia e la Capitale: furono arrestate 31 persone, tra i reati contestati anche l’associazione mafiosa

Leggi anche:
SMANTELLATO CLAN FRAGALA’ A POMEZIA: 30 ARRESTI PER DROGA, ARMI, ESTORSIONI E SEQUESTRI

Il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Roma, Claudio Carini, ha emesso la sentenza al termine del processo, con giudizio abbreviato, per sei persone. Per altri imputati, che hanno scelto il rito ordinario, il processo è in corso dinanzi al Tribunale di Velletri.

Leggi anche:
LA MAFIA DI POMEZIA: IL CLAN FRAGALÀ E GLI AMICI DEL PD PER “PRENDERSI IL COMUNE”

Ecco chi sono i condannati.
Vincenzo D’Angelo, considerato il tuttofare del reggente del clan Fragalà, condannato a 14 anni per associazione di tipo mafiosa volta a commettere delitti di estorsione aggravata, detenzione e porto di armi esplosivi, traffico di stupefacenti e altro e per acquisire in modo diretto o indiretto il controllo di attività economiche e segnatamente di esercizi commerciali.

Leggi anche:
NORD PONTINO. APRILIA E CISTERNA, LÍ DOVE PASSA LA MAFIA NEL SILENZIO

Emiddio Coppola, condannato a 10 anni per aver importato e trafficato sostanze stupefacenti, oltre che a detenere illegalmente armi per conto del clan.

Renato Islami, condannato alla pena di 8 anni e 4 mesi: traffico di stupefacenti con la finalità di agevolare l’associazione mafiosa. 

Francesco Loria, condannato alla pena di 7 anni e 4 mesi: in concorso ad altre persone, estorsione al fine di agevolare l’attività dell’associazione.

Enrik Memaj, condannato alla pena di 7 anni, colpevole di aver ceduto sostanza stupefacente di tipo cocaina per una somma pari a 130.000 euro, con la finalità di agevolare l’associazione mafiosa. 

Manolo Mazzoni, condannato alla pena di 7 anni: trasportava 15 kg. di sostanza stupefacente del tipo hashish. 

Tutti e sei gli imputati sono stati condannati al risarcimento danni, da quantificarsi in sede civile, nei confronti dell’associazione nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”.
Inoltre, solo, solo D’Angelo e Loria dovranno risarcire condanna l’associazione “Sos Impresa Lazio”.

Oltreché alle condanne, si registra anche l’assoluzione di Karim Pascal Reguig, scagionato da ogni accusa è stato assolto da ogni accusa per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste relativamente a una vicenda collegata con gli stupefacenti. Assoluzione collegata al medesimo fatto anche per per Emiddio Coppola, Manolo Mazzoni (condannati per altro reato, come suddetto) e Luciano Marianera.

Qualora non siano detenuti per altra causa, è stata disposta la scarcerazione immediata di Marianera (nei confronti del quale è stato dichiarato di non doversi procedere per un’altra contestazione) e Reguig.

Articolo precedente

COVID-19: METÀ DECEDUTI IN LOMBARDIA, L’1,1% AVEVA MENO DI 50 ANNI

Articolo successivo

QUESTIONE IDRICA NEL SUD PONTINO: POTERE AL POPOLO CHIAMA A RACCOLTA ISTITUZIONI E CITTADINI

Ultime da Giudiziaria