Il personale della Polizia di Stato, Commissariato di Cisterna, ha tratto in arresto Adrian Cojocaru, nato in Romania nel 1967, pregiudicato, rintracciato presso un’abitazione in stato di abbandono, sita in Via Frosinone a Cisterna di Latina.
Cojocaru, pochi mesi fa, era già stato arrestato per aver procurato lesioni ad un altro straniero che gli contendeva l’occupazione del manufatto, ed aver opposto resistenza al personale della volante accorso anche per scongiurare una fuga di gas. Il giudice, all’epoca dei fatti, aveva disposto l’obbligo di firma presso il Commissariato, ma il pregiudicato si era nuovamente recato presso la vecchia dimora, occupandola nuovamente in forma abusiva.
In ragione di ciò è stato richiesto nei confronti di Cojocaru, all’Autorità Giudiziaria, un inasprimento della misura cautelare e, prevedendosi il verificarsi di nuovi episodi cruenti, l’emissione della misura di prevenzione dell’Avviso Orale del Questore, anche a carico degli altri soggetti occupanti quella abitazione.
Nella serata di ieri si è data esecuzione alla notifica dell’avviso orale. Alla vista dei poliziotti, Cojocaru si è scagliato contro di loro colpendoli con pugni e testate, non risparmiando di danneggiare con calci, l’auto di servizio. Ingaggiata una violenta colluttazione, solo a fatica, Cojocaru è stato immobilizzato dagli agenti, che hanno riportato alcune lesioni con 2 giorni e 8 giorni di prognosi rispettivamente. A seguito di ciò Cojocaru è stato ristretto in cella di sicurezza e quindi condotto per la direttissima al Tribunale di Latina (nella foto) dove l’arresto è stato convalidato con la traduzione in carcere .
PUGNI E TESTATE AI POLIZIOTTI. FURIA A CISTERNA, LO ARRESTANO DOPO VIOLENTA LOTTA

Ultime da Giudiziaria
Processo Scarface: anche per Romolo Di Silvio, la Cassazione accoglie parzialmente il ricorso e rinvia alla
Operazione Smoking Fields: è ripreso il processo che vede sul banco degli imputati 18 persone coinvolte
Indagine “Assedio”, fissata per il prossimo turno l’udienza preliminare per alcuni dei coinvolti nella maxi indagine
Accusati di aver costituito di un’associazione per delinquere allo scopo di far sbarcare cittadini albanesi clandestini
Cella troppo piccola nel carcere di Cassino: il Ministero della Giustizia condannato a risarcire un detenuto