Nel mese di agosto, secondo una nota del Comando Provinciale dei Carabinieri, i militari della stazione dei Carabinieri di Sabaudia hanno fatto registrare un importante e voluminoso controllo del territorio, ossia quando sul litorale si registra la maggiore presenza di turisti e bagnanti.
La locale stazione ha realizzato 115 servizi esterni impiegando nel totale 330 uomini, sottoposto a controllo della circolazione stradale 355 autovetture identificando 787 persone ed elevando 25 infrazioni al codice della strada, due per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche, una per guida con patente revocata, due per uso di apparati telefonici mentre erano alla guida, una per guida con mezzi con targa straniera sebbene residenti in Italia, dieci per circolazione con mezzi senza assicurazione o senza revisione e nove per altre infrazioni.
Proposta di allontanamento, invece, per Guerino e Roberto Di Silvio, praticamente coetanei (48 anni) nonostante siano zio e nipote. Entrambi residenti a Latina e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, per i due Di Silvio è stata richiesta la misura del foglio di via obbligatorio dal Comune di Sabaudia, dopo essere stati notati mentre, con fare sospetto, si aggiravano sul lungomare. Una volta perquisiti, è stato appurato il possesso da parte dei due di strumenti atti allo scasso e per questo denunciati alla locale autorità giudiziaria.
Sia Guerino che Roberto Di Silvio non hanno mai scalato i ranghi criminali del clan Di Silvio, sebbene siano stati coinvolti in episodi di furti.
In particolare, Roberto Di Silvio che si ritrovò nelle cronache giudiziarie insieme a Ferdinando Ciarelli (solo omonimo del più noto, soprannominato Furt) quando, nel dicembre 2010, furono sorpresi ad armeggiare all’interno della gelateria “Green Ice” presso il Centro Morbella: con scalpello e cacciavite, i due uomini avevano forzato due slot machine all’interno del locale. Entrambi, al momento dell’irruzione della Polizia, indossavano guanti di lattice. Bloccati e perquisiti, fu trovato loro indosso monete di vario taglio per un importo complessivo di circa 300 euro.