Raptus di un giovane a Cisterna di Latina: il Comandante della Guardia di Finanza è stato colpito al volto da un pugno
È successo nel pomeriggio di ieri, 27 giugno, quando il Luogotenente della Guardia di Finanza di Cisterna di Latina, Mario Serra, e una collega stavano facendo alcuni controlli nella zona di Cisterna “Residenza del Gallo”, nel quartiere di San Valentino. I Finanzieri si stavano occupando di alcuni rilievi fotografici su un immobile confiscato dall’Agenzia nazionale così da rendere conto delle condizioni dell’immobile stesso.
Al che un ragazzo, affacciatosi dal balcone di un’abitazione del luogo, ha chiesto ai militari chi fossero e, quando questi si sono qualificati, il giovane ha cominciato a insultarli, inveendo contro di loro e dicendo di dover andare via. Non pago, il giovane è sceso giù dall’abitazione e si è diretto verso i due militari. Dopo altre parole minacciose, il ragazzo ha tirato un pugno in pieno volto al Comandante Serra. L’episodio è stato immediatamente segnalato al Commissariato di Polizia di Cisterna che si è recato con due pattuglie sul luogo.
Il giovane è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, evasione dai domiciliari e lesioni. Il Comandante Serra è stato portato all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina per le cure del caso. Un fatto piuttosto grave se inserito, peraltro, in un quadro, quello di Cisterna, che ha visto qualche anno fa un altro finanziere aggredito da due giovani albanesi, le cui condanne sono diventate definitive da poche settimane (leggi di seguito link di approfondimento di Latina Tu).
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Il Luogotenente della Finanza, nella giornata di oggi, 27 giugno, ha incassato la solidarietà del sindaco di Cisterna, Valentino Mantini: “Serra è un punto di riferimento per la nostra comunità. Siamo rimasti attoniti e rammaricati questa mattina nell’apprendere quanto è avvenuto – hanno dichiarato il sindaco Valentino Mantini e l’Amministrazione comunale tutta –. A lui, a tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’ordine va la nostra vicinanza e il ringraziamento per il costante e operoso lavoro, a sostegno della nostra comunità”.
Al contempo, in tarda mattinata, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Clara Trapuzzano, è comparso il giovane di 29 anni, arrestato ieri dalla Polizia di Cisterna. Si tratta di Davis Coluzzi, pregiudicato e già noto per fatti di cronaca giudiziaria: a maggio 2021, è stato condannato con sentenza passata in giudicato, a 3 anni e 4 mesi, per rapina, lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma bianca. Coluzzi si era reso protagonista di un episodio divenuto piuttosto noto: la sera della Festa del Santo Patrono di Cisterna (San Rocco), ad agosto 2019, in un raptus di follia, si era impossessato di un’auto, conducendola a forte velocità contro i clienti di un bar, per poi scagliarsi contro i Vigili Urbani, persino armato di un coltello rubato in una gelateria, provocando in alcuni agenti lesioni personali.
A marzo dello stesso anno (2021), peraltro, Coluzzi aveva subito il provvedimento del Questore di Latina che decise per lui il cosiddetto Daspo Willy (durata di un anno), ossia la misura che vieta l’accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico intrattenimento.
Insomma, non proprio un tipo facile che anche oggi, 28 giugno, nell’aula di Tribunale, assistito dall’avvocato Pazienti, ha fatto emergere una instabilità comportamentale. Il 29enne, infatti, davanti al giudice e al pm onorario, ha iniziato a parlare a ruota libera, piangendo disperato e ammettendo di essere soggetto a forti attacchi di panico e depressione.
Ad ogni modo, in aula, è stato ricostruito tutto ciò che è accaduto ieri quando i finanzieri Mario Serra e Beatrice Schepisi si trovavano nelle vicinanze della sua abitazione per fotografare l’immobile confiscato.
Coluzzi, così come ricostruito da un agente del Commissariato di Polizia di Stato di Cisterna che, ieri, ha proceduto al suo arresto, si è affacciato dal balcone di casa per apostrofare il Luogotenente della Finanza, solo perché si trovava in quel posto a scattare delle fotografie insieme alla sua collega. “Non me me frega un cazzo chi siete…coglione…salame“, questo il tenore delle frasi rivolte all’indirizzo di Serra (non presente in aula perché per tutta la mattinata ancora in ospedale).
Successivamente, una volta che i finanzieri si sono qualificati e hanno invitato a scendere il 29enne, la situazione è degenerata. Coluzzi è sceso insieme alla moglie e al bambino di 3 anni e, da come ammesso da lui stesso, è iniziato un battibecco trasceso nel pugno scagliato in faccia al Finanziere che si è ritrovato all’Ospedale Santa Maria Goretti con una prognosi di 15 giorni e il naso fratturato.
In seguito all’aggressione, immediatamente sono stati allertati i poliziotti del Commissariato di Cisterna. Una volta giunti sul luogo, secondo quanto ricostruito dal poliziotto che ha relazionato nel corso del rito direttissimo, il 29enne avrebbe minacciato di nuovo tutti dicendo agli agenti: “Mo’ chiamo persone di mia fiducia e vi faccio ammazzare di botte tutti”. Inoltre, il poliziotto ha notato il viso del Finanziere sanguinante e tumefatto.
La versione di Coluzzi, invece, è stata assolutamente diversa, ma non ritenuta credibile né dal Pm onorario né dal giudice. Il 29enne ha dichiarato di essere stato aggredito da una testata al volto da parte del Finanziere Serra, il quale poco prima gli avrebbe detto: “Fatti i cazzi tuoi”, e di avere reagito per legittima difesa, spingendo il militare e, al massimo, graffiandolo inavvertitamente sul viso. In seguito, sempre Coluzzi ha riferito, in un racconto oltremodo concitato, che, all’arrivo dei poliziotti, proprio l’agente che ha relazionato in aula oggi gli avrebbe tirato un pugno in faccia dicendogli: “Sei una nullità”.
Al che il Pubblico ministero ha chiesto conto di queste aggressioni a Coluzzi, facendogli notare che non aveva alcun segno in faccia. Ad ogni modo, dopo quasi un’ora e mezzo di camera di consiglio, il giudice monocratico ha convalidato l’arresto e stabilito la custodia cautelare in carcere, in attesa del rito direttissimo che sarà celebrato prossimamente poiché l’avvocato difensore ha chiesto i termini a difesa.
Una decisione in totale sintonia col Pubblico Ministero che ha sottolineato il comportamento processuale del 29enne sembrato un fiume in piena (“l’imputato va in preda a crisi di rabbia e non riesce a contenersi”), senza contare i suoi precedenti: prima condanna nel 2014 per rapina e detenzione di armi; seconda condanna definitiva per la vicenda di San Rocco e, infine, un’ulteriore evasione dai domiciliari. A fare più fosco il quadro c’è il fatto che il giovane, nella giornata di ieri, si trovava agli arresti domiciliari per spaccio di droga.
Il giudice ha motivato la sua decisione evidenziando che il 29enne non ha dato prova minima di riconoscere il disvalore della sua azione, senza contare che, in seguito alle accuse rivolte al Finanziere, responsabile, a detta sua, di avergli tirato una testata, rischia ora un altro procedimento per calunnia. Il Pm, infatti, ha chiesto la trasmissione in Procura con le dichiarazioni rese in aula.
Infine, a margine, dopo l’arresto di ieri, Coluzzi ha fatto chiamare un’ambulanza perché colto da attacco di panico. Una circostanza che, però, non ha reso più lieve la sua misura cautelare e le accuse di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e evasione dai domiciliari.