Pnrr a Terracina, il Sindaco Francesco Giannetti nomina come dirigente il funzionario Roberto Biasini coinvolto in più vicende giudiziarie
È una nomina che farà discutere quella di Roberto Biasini, funzionario del Comune di Terracina, più volte interessato da vicende giudiziarie che hanno coinvolto politici, imprenditori e dipendenti dell’ente. Biasini, previa selezione interna, è stato scelto tra tre candidature dal Sindaco di centrodestra Giannetti che lo ha nominato, tramite l’articolo 110 (nomina diretta), come Dirigente del Dipartimento “Audit del PNRR, Pianificazione Urbanistica, Condoni e Sviluppo Economico”.
Una nomina rilevante che ha a che vedere con il cosiddetto PNRR, il piano nazionale ripresa resilienza molto ambito in ogni amministrazione e soprattutto delicato per via del flusso di risorse economiche che girano.
Prima di Biasini, la delega al PNRR era affidata all’ingegnere Alfredo Sperlonga, capo settore del Servizio Ambiente del Comune di Terracina, il quale non sarebbe ben accetto dall’attuale amministrazione per via di diverse difformità di linea sulla gestione dei rifiuti.
Ad ogni modo, Biasini ricoprirà la carica di Dirigente al Pnrr almento fino al 31 dicembre 2026, così come stabilito dal decreto sindacale firmato da Giannetti oggi 29 agosto.
“Per l’incarico dirigenziale – si legge nel decreto – sarà riconosciuto il trattamento economico previsto dal CCNL area Dirigenza, nonché una retribuzione di posizione, in prima applicazione – viste le fasce relative alla retribuzione di posizione dell’Ente, approvate con Deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri della Giunta n. 20 del 26 ottobre 2022, – pari al 70% della fascia massima e corrispondente ad un importo di 31.858,66 euro”.
Biasini è al momento a processo dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Latina Paolo Romano per la storia della lottizzazione abusiva della cosiddetta ex Pro Infantia. Sono cinque gli imputati per questo reato che si stanno difendendo dalle accuse rappresentate dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano: l’ex Dirigente del Comune di Terracina “Riassetto e Governance del Territorio e delle Attività Produttive”, architetto Claudia Romagna, per l’appunto l’allora Capo Settore “Urbanistica, S.U.E. e Area Tecnica SUAP”, ingegnere Roberto Biasini, il progettista nonché direttore dei lavori del cantiere, il geometra Giuseppe Zappone, l’ex amministratore unico della società Residenze Circe Srl Andrea Ruggeri e l’amministratore e committente di fatto della Srl Daniele D’Orazio. Ad essere processato insieme a loro anche ’ex vice Sindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi che deve rispondere di rivelazione di segreto d’ufficio.
Ma i guai giudiziari per Biasini non sono finiti qui perché l’ingegnere, ora responsabile del Pnrr a Terracina, è indagato anche per la vicenda urbanistica della Ex Corafa. Contestati dalla Procura di Latina l’abuso edilizio e i reati ambientali in ordine alla realizzazione delle due palazzine sequestrate nel 2022. Si tratta della cosiddetta ex Corafa di Terracina per cui, a maggio 2022, la Guardia di Finanza di Gaeta-Sezione Operativa Navale pose i sigilli, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Peraltro lo stesso Biasini fu coinvolto anche in una causa di lavoro intentata dall’allora Dirigente del Comune Claudia Romagna. A luglio 2022, a fare causa al Comune di Terracina era stata la funzionaria, dipendente a tempo indeterminato, che aveva adito il Tribunale di Latina – Sezione Lavoro, assistita dall’avvocato del Foro di Latina Giacomo Mignano, denunciando la illegittimità della procedura di conferimento di incarico dirigenziale a tempo determinato, tramite articolo 110, a Roberto Biasini, a cui l’ex Sindaco Roberta Tintari – poi arrestata nell’ambito della maxi operazione denominata “Free Beach” e al momento ancora indagata per quelle vicende (pende la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura di Latina a marzo scorso) – aveva assegnato il ruolo di Dirigente all’Urbanistica.
Secondo il Giudice del Lavoro, prima della selezione e poi dell’assegnazione dell’incarico a Biasini da parte dell’allora Sindaco Tintari avvenuta il 30 settembre 2021, la delibera 132 del 17 agosto 2021 aveva modificato il regolamento del Comune diminuendo da 5 a 3 anni i requisiti per poter partecipare alla selezione come dirigente a tempo determinato. “La modifica operata dalla norma secondaria – scriveva il Giudice del Lavoro – si appalesa illegittima“.