PISCINA COMUNALE DI LATINA, IL CONCESSIONARIO SCAVERÀ UN POZZO DI 50 METRI PER PAGARE DI MENO

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Un'immagine della piscina di Latina gestita da Nuoto 2000

Piscina comunale a Latina: la società concessionaria alla ricerca di acqua per pagare di meno. Intanto il Comune approva il progetto definitivo-esecutivo per la rigenerazione delle piscine comunali

Da un lato il Comune di Latina che cerca di riqualificare le piscine comunale con i fondi del Pnrr, dall’altro la società concessionaria della piscina comunale di Via dei Mille che prova a smarcarsi dalla bolletta dell’acqua.

A rendere conto delle due situazioni distinti ma comunicanti sono due delibere di giunta firmate dal Commissario straordinario Carmine Valente.

Nell’ambito del PNRR – Missione 5 Componente C 2.3 Investimento 3.1 “Sport e inclusione sociale” -, il Comune, infatti, ha approvato il progetto definitivo-esecutivo con cui verranno messe in campo opere di manutenzione straordinaria per la rigenerazione delle piscine comunali. La spesa complessiva, finanziata dal Pnrr, ammonta a a 1.399.967 euro, in virtù dell’accordo di concessione di finanziamento per l’intervento sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per lo Sport e dal Commissario Straordinario Carmine Valente.

A gennaio scorso, è stata affidato l’incarico dei servizi tecnici relativi alla progettazione definitiva/esecutiva, la direzione lavori, coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed in fase di esecuzione all’Architetto Fabio Scalzi.

Al contempo, la società concessionaria della piscina comunale, la “Nuoto 2000 S.S. Dilettantistica a.r.l.”, il cui contratto con il Comune scadrà nel 2038, già protagonista di contenziosi con l’ente e al centro di interrogazioni parlamentari e comunali, sfrutterà l’articolo 8 del medesimo contratto che prevede “la possibilità per il concessionario, previa autorizzazione espressa da parte del Comune di Latina, di eseguire strutture complementari o accessorie a quelle esistenti sull’area assegnata, senza che questo comporti modifiche al contratto sottoscritto”.

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A ottobre scorso, infatti, la Provincia di Latina ha comunicato al Comune di Latina che la ditta Nuoto 2000 aveva presentato un’istanza datata settembre 2022 “ai fini della ricerca di acqua sotterranea da effettuarsi in posizione individuata al NCT foglio 145 particella 10, limitrofa alla centrale termica dell’impianto natatoria, per scopi “igienico ed assimilati”.

Una richiesta che necessita tassativamente del nulla osta del Comune di Latina che risulta funzionale all’autorizzazione alla ricerca d’acqua sotterranea a mezzo pozzo.

La concessionaria ha così fornito la relazione idrogeologica propedeutica alla domanda di autorizzazione alla ricerca d’acqua firmata dal geologo Alessandro Carlomagno.

“Dalla documentazione presentata – si legge nella delibera commissariale firmata il 3 aprile 2023 – si evince la necessità di svincolare gli impianti dal sistema acquedottistico, in considerazione del fatto che la risorsa idrica di tipo “idropotabile” non viene usata per lo scopo primario al quale è destinata e cioè “scopi strategici di servizio alla comunità” ma per usi “igienico assimilati” (regolazione e parziale sostituzione dell’acqua delle piscine, circuito docce e servizi igienici) e che in considerazione degli alti costi economici la Società concessionaria intende in coerenza e conformità alle direttive di legge svincolarsi dalla fornitura rifornendosi autonomamente tramite pozzo“.

Un progetto per cui il Commissario ha dato il via libera e che prevede, secondo gli elaborati tecnici della società Nuoto 2000, la realizzazione di un pozzo avente profondità compresa fra i 45-50 metri dal piano di campagna, a servizio delle due piscine del complesso sportivo comunale.

Per il Comune, così come viene chiarito in delibera, “si ritiene opportuna la realizzazione di un pozzo al fine di un più efficace utilizzo della risorsa idrica di tipo “idropotabile” e di una mitigazione degli alti costi economici della fornitura idrica acquedottistica”

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