PERDITE IDRICHE: IL PLEBISCITO PER ACQUALATINA È SERVITO. UNICO CONTRARIO: IL SINDACO DI BASSIANO

Perdite idriche in provincia di Latina: la conferenza dei Sindaci dell’Ato 4 ha votato favorevolmente alla delibera sulla convenzione che salvaguarda Acqualatina

Tutto come previsto. I sindaci dell’Ato4 hanno votato quasi plebiscitariamente la delibera preparata dalla Segreteria Tecnica Operativa che aveva come oggetto “Approvazione Schema di Convenzione di Gestione del S.I.I conforme alla Deliberazione dell’AEEGSI n. 656/2015/R/Idr – Adempimenti di cui alla Deliberazione dell’AEEGSI n. 580/2019/R/Idr.“.

Tutto partiva dalla Commissione di Valutazione istituita dal Ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili che, come noto, aveva avuto da eccepire sulla richiesta formulata dall’Ato4 per il finanziamento con fondi PNRR. Il finanziamento si riferisce all’Avviso pubblico ”Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti”. Un problema annoso per cui Acqualatina è stata sempre destinataria di critiche di amministratori (pochi) e cittadini/utenti (tanti).

La Commissione di Valutazione riscontrava quale motivo ostativo all’ammissibilità della medesima richiesta di finanziamento la mancanza della Convenzione di Gestione con il gestore pubblico-privato Acqualatina approvata con atto formale da parte della Conferenza dei Sindaci.

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Nel convocare i sindaci, il Dirigente della Segreteria Tecnico Operativa Umberto Bernola aveva informato i primi cittadini che “è stato riscontrato un errore di trascrizione nella stesura degli articoli 27, 28 ter, 35, rispetto ai contenuti della vigente versione della Convenzione di Gestione con Acqualatina”.

Nelle varie inadempienze del Gestore che in teoria dovrebbero valere la risoluzione della convenzione con Acqualatina, sono stati aggiunti i nuovi articoli. In particolare, all’articolo 35, comma 2, l’aggiunta è stata cancellata con una riga. Il nuovo comma, quindi, recita il seguente adempimento per Acqualatina Spa: “L’EGA, oltre a potersi avvalere della facoltà di riscatto, al termine della concessione per i nuovi investimenti anticipati dal Gestore, secondo normativa, potrà recedere in qualsiasi momento dai contratto, con il preavviso, le modalità e le condizioni previste nel capitolo 33 del Disciplinare, previa corresponsione al Gestore delle somme di cui all’art. 23bis“. Tradotto: recesso sì, ma prima un indennizzo, una buonuscita, un “risarcimento”, che dir si voglia, ad Acqualatina.

domenico guidi
Domenico Guidi

Ebbene la votazione, come previsto, ha visto 21 Sindaci favorevoli, quattro astenuti e l’unico contrario: il solito Domenico Guidi, Sindaco di Bassiano, che da sempre dimostra di non essere appiattito sulla pratica che vede da una parte la Segreteria Tecnico Operativa, insieme al Presidente dell’Egato4 Gerardo Stefanelli, relazionare e dall’altra i sindaci a ratificare, senza un minimo di contraddittorio tanto che la sensazione o certezza, ormai dal 2002, è che la maggior dei primi cittadini non impieghino troppo tempo a valutare una situazione amministrativa marcatamente a favore del gestore Acqualatina Spa. E quindi, con il ricatto politico della perdita dei fondi per gli sconquassi idrici, a cui avrebbe dovuto porre rimedio lo stesso gestore in 20 anni, i sindaci hanno detto sì a una convenzione che tutela sicuramente la Spa pubblico-privata e altrettanto sicuramente non lo fa con gli utenti/cittadini.

A votare a favore i Sindaci di Cori, Norma, Sermoneta, Priverno, Latina (come noto commissariata), Sabaudia, San Felice Circeo, Fondi, Gaeta, Formia, Maenza, Roccasecca dei Volsci, Lenola, Santi Cosma e Damiano, Minturno, Ventotene, Castelforte, Roccamassima e Monte San Biagio. Astenuti: Anzio, Aprilia, Cisterna di Latina e Sezze. Contrari: Bassiano.

A commentare per prima l’approvazione, la consigliera comunale di Formia, Paola Villa, da sempre strenua oppositrice della gestione Ato4/Acqualatina: “È passata poco fa. La delibera con cui viene approvata la modifica della convenzione, modifica che prevede l’introduzione di articoli (in particolare art.27, 28ter, 35) a favore del gestore privato e della sua “buona uscita” a fine gestione. Della serie non solo ci consegneranno una rete colabrodo (71% di perdite idriche), un territorio approvvigionato con i pozzi (alcuni con acqua salata), sorgenti per niente protette e curate, ma dovremmo dargli pure una buona uscita. Tutto questo per alcuni, ad esempio per i consiglieri comunali di maggioranza del sindaco Taddeo è populismo. Ma ricordo che il primo che mi disse che con temi come “acqua”, “sanità ” e “criminalità organizzata ” ero populista fu proprio il senatore Fazzone, allora tutto torna!”.

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