PARK HOTEL, IL VIDEO SPOT MA UILTUCS INCALZA: “ISPETTORATO DEL LAVORO NON RISPONDE”. SPUNTA UN NUOVO CASO

Un frame del video con cui i dipendenti del Park Hotel hanno voluto manifestare solidarietà al management
Un frame del video con cui i dipendenti del Park Hotel hanno voluto manifestare solidarietà al management

Cameriere pagate in nero: il caso al Park Hotel continua. Da una parte la famiglia Lepori che si difende con un video, dall’altra il sindacato Uiltucs che incalza per difendere le lavoratrici

Non è lo scandalo degli scandali che la storia di Latina ricorda e ricorderà ad libitum. I cittadini del capoluogo sono abituati a questioni ben più rilevanti accadute, sia nel mondo del lavoro che nelle amministrazioni politiche alla guida della città. Secondo la Uiltucs, però, che ha preso in carico le istanze delle cameriere che si occupavano della pulizia ai piani del noto albergo pontino ubicato all’inizio della Via dei Monti Lepini (Sr 156) a Latina, si tratta di un caso esemplificativo.

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La Uiltucs l’aveva sintetizzato così: “Un metodo adottato ed usato da anni, contratti di lavoro a chiamata per avere una busta paga a zero in cambio di 30 euro al giorno per riordinare decine di stanze, chi eccepiva il sistema non veniva più chiamato, in alternativa c’era l’imposizione ad effettuare più camere, in sintesi subivano anche un regolamento interno punitivo nonché persecutorio. Lavoro nero, trenta euro al giorno per molte ore equivalgono e significano 3,50 l’ora! Per noi della Uiltucs Latina è sfruttamento vero, altro che caporalato, da giorni abbiamo denunciato il tutto al Direttore  all’Ispettorato Territoriale di Latina, non abbiamo ancora riscontro, pretendiamo chiarezza intervento e risposte celeri dall’Ente di Viale Pier Luigi Nervi, non si può accettare che l’amministratore unico di una società alberghiera, oltretutto anche componente della Giunta Comunale di Latina, non abbia rispetto e dignità del lavoro e delle lavoratrici le quali oggi non sono state più chiamate al riordino delle camere di albergo“.

E dal momento che non viviamo nella terra della giustizia, dove vicende come queste (contratti a chiamata, precarietà, nero) sono purtroppo all’ordine del giorno, la storia ha necessariamente il suo surplus spinoso dal momento che quel componente della Giunta Comunale di Latina è per inciso l’amministratrice unica della società Park Hotel Service srl che gestisce il Park Hotel.

Simona Lepori
Simona Lepori

Simona Lepori, come noto, è l’attuale Assessore alle Attività Produttive nella Giunta Coletta, ex vicepresidente Fipe (l’associazione che si occupa del settore delle imprese che svolgono attività di ristorazione) ed ex membro del direttivo Confcommercio Lazio Sud, da cui ha presentato, per entrambe le cariche, le proprie dimissioni non appena reclutata, a febbraio 2020, da Latina Bene Comune intenta a riempire, da tempo, la casella nell’esecutivo rimasta vuota dopo l’uscita di Giulia Caprì.

Lepori ha risposto dalle pagine de Il Messaggero, il giorno stesso che la Uiltucs ha diffuso la nota sulle cameriere pubblicata da giornali e siti d’informazione, con un proverbio – “Male non fare, paura non avere” – che però non entra nel merito della vicenda delle tre lavoratrici di cui la Uiltucs ha preso le difese.

Sempre sullo stesso quotidiano, ha ribattuto il fratello dell’Assessore, Luca Lepori il quale, insieme all’altro congiunto Claudio, gestisce la struttura alle porte del capoluogo. Luca Lepori, oltreché ad aver bollato come “false e infondate” le accuse del segretario Uiltucs Gianfranco Cartisano, si è chiesto come mai non sia ancora arrivata la visita ispettiva dell’Ispettorato del Lavoro. Una domanda che, in effetti, si pone anche Uiltucs che ha sollecitato all’Ispettorato del Lavoro l‘accesso ispettivo e sta continuando a farlo anche nei più recenti giorni. Sindacato che, inoltre, sta battendo per ottenere un incontro con il Direttore dell’Ispettorato del Lavoro di Latina Anna Maria Miraglia. Per ora, senza risultati.

Gianfranco Cartisano
Gianfranco Cartisano, Segretario Uiltucs Latina

Eppure, la famiglia Lepori, rispettata e stimata da tutti nella Latina della media borghesia, non è stata a guardare e, nonostante il coinvolgimento dell’Assessore, seguito da un silenzio assordante della Giunta Coletta e del Sindaco, e da una timidissima reazione politica del centro-destra – per un fatto oltremodo minimo rispetto a questo, che coinvolse il consigliere comunale D’Achille, la Lega minacciò di non sedersi più nella Commissione Cultura presieduta dall’esponente ellebiccino – ha risposto, non proprio nel merito della vicenda, ma realizzando e pubblicando un video (nella foto in evidenza) in cui i dipendenti, con colonna sonora suggestiva di Brunori Sas, mostrano la loro appartenenza al Park Hotel, parlando di attaccamento, lavoro come famiglia, crescita e stabilità.

Solo che Uiltucs non molla e rilancia annunciando di aver presentato l’ennesimo sollecito all’Ispettorato del Lavoro e dando conto di un’altra lavoratrice che si aggiunge alle tre originarie che hanno denunciato per prime al sindacato la situazione delle buste paga a zero e dei pagamenti in nero.

Altro Lavoro in nero al Park Hotelscrive in una nota Uiltucssi aggiunge alle lavoratrici coraggiose e determinate un’altra addetta operatrice irregolare presso il Park Hotel di Latina, abbiamo inoltrato un’altra richiesta ispettiva d’intervento per una ennesima lavoratrice la quale senza alcun contratto veniva impiegata per molte ore al giorno, la paga in questo nuovo caso sale a 40€ euro invece di 30€ delle colleghe, il tutto giustificato dalla mole di lavoro ancora maggiore, più stanze da riordinare con più ore di lavoro giustificavano 40 euro anziché 30€, ben 10€ euro in più doveva esborsare la direzione della struttura ricettiva Park Hotel per il maggior carico di lavoro“.

Per la Uiltucs Latinaprosegue la nota diffusa dal sindacatoè come un bollettino, riscontriamo ed aumentano le denunce ed i casi di lavoro irregolare nel Park Hotel di Latina, contestualmente si accentuano  le dichiarazioni della proprietà a mezzo stampa, nonché  videcoclip costruiti per giustificare e nascondere, per noi della Uiltucs Latina, il lavoro nero ed irregolare dell’albergo pontino“.

Ad oggi – incalza il sindacato attaccando direttamente il Direttore dell’Ispettorato – l’unica assenza e mancanza oggi latitante in questa vicenda rimane l’Ente preposto a fare chiarezza, il Direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Latina. La direzione di Viale Pier Luigi Nervi deve cambiare passo su questa vicenda“.

Abbiamo sollecitato ripetutamente il Direttore della ITL di Latina la quale ancora non riesce a riceverci – dicono dal sindacato – I lavoratori hanno urgenza di risposte, capiamo le difficoltà del momento e dell’Ente di Latina in questa fase delicata, ma le lavoratrici pretendono risposte e confronto immediato con il Direttore dell’Ispettorato. La questione e le vicende sulle irregolarità sono molteplici e complesse, e fra qualche giorno saranno trascorsi due mesi dalla prima denuncia“.

Senza un riscontro immediato – conclude Uiltucs – investiremo mettendo a conoscenza gli Uffici Territoriali del Governo perché non tolleriamo che una vertenza collettiva di tali dimensioni con  irregolarità che interessa molti lavoratori, rimasti senza lavoro  a causa di imprenditori inadempienti, e di conseguenza le proprie famiglie non abbia la giusta attenzione ed intervento del Direttore dell’Ispettorato del Lavoro di Latina. Oggi un’altra lavoratrice ha avuto il coraggio e la determinazione di denunciare lo sfruttamento e le modalità di pagamento che avvengono nel Park Hotel di Latina, ma rimane il silenzio e la mancata interlocuzione“. 

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