Recuperato un alloggio Ater nel quartiere Nicolosi a Latina: era occupato da una donna del Clan di Silvio. La casa, come documentato nell’inchiesta Alba Pontina, era diventata una centrale di spaccio
Prosegue l’attività di prevenzione e contrasto alle occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblica da parte della Polizia di Stato, avviata circa due anni fa con la stipula di un apposito Protocollo d’intesa tra Questura ed A.T.E.R.
Nella giornata di ieri, un altro alloggio “popolare” occupato senza titolo, situato in via Corridoni 39 del quartiere Nicolosi, è rientrato nella disponibilità dell’ente proprietario dopo 30 anni.
Sull’immobile pendeva infatti un provvedimento amministrativo di decadenza – emesso dal Comune di Latina nel luglio del 2019 nei confronti dell’assegnataria, Sabina De Rosa, nota appartenente al Clan Di Silvio e moglie di Armando detto Lallà, entrambi alla sbarra nel processo per mafia denominato “Alba Pontina” – a fronte di una specifica istanza avanzata dall’ATER. La casa, in seguito, era passata nella disponibilità del figlio di Lallà e Sabina De Rosa, quel Samuele Di Silvio che come i genitori è stato indagato nell’inchiesta “Alba Pontina” e ha già subito la condanna in Appello, nel troncone romano del processo, per i reati a lui contestati.
Le operazioni connesse alla liberazione dell’alloggio sono state effettuate alla presenza di agenti della Questura e non hanno fatto registrare alcun problema di ordine e sicurezza pubblica.
Ora, al termine dei lavori di ripristino necessari, l’A.T.E.R. potrà comunicare al Comune la disponibilità dell’unità abitativa recuperata, affinché venga assegnata agli aventi diritto secondo la graduatoria vigente.