OPERAZIONE NICO: CORRUZIONE E DROGA, ARRESTATO DE MONACO. ECCO I DETTAGLI

Nico
Lo stupefacente e il denaro sequestrati nel corso dell’operazione Nico

Operazione Nico: concussione e corruzione al Comune di Latina, i Carabinieri arrestano il dipendente dell’Ente Nicolino De Monaco

In data 24 aprile 2021 – come si legge in un comunicato del Nucleo Informativo dei Carabinieri di Latina -, a Latina e Roma, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, in collaborazione con i comandi dell’Arma territorialmente competenti, la Compagnia di Terracina ed il Nucleo Cinofili di Roma Santa Maria di Galeria, a conclusione dell’indagine convenzionalmente denominata “Nico”, avviata nel dicembre del 2019, anche con l’ausilio di attività tecniche, e coordinata dalla Procura della Repubblica di Latina, hanno eseguito la misura cautelare personale e reale, emessa in data 25 marzo 2021 dal Gip del Tribunale di Latina Mario La Rosa – su richiesta del sostituto procuratore di Latina Valentina Giammaria – che concordava con le risultanze investigative della polizia giudiziaria, nei confronti di cinque  persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di vari reati. 

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Nicolino De Monaco, 55enne, di Latina, geometra dell’Ufficio Ambiente del Comune di Latina, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari. L’uomo, trasferito al settore Anagrafe del Comune di Latina, da due mesi era stato sospeso per sei mesi dall’Ente per motivi disciplinari.

Nicolino De Monaco

Christian Pietrosanti, 50enne di Latina, ex praticante avvocato, attualmente sospeso a seguito di provvedimento disciplinare, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari. Pietrosanti fu arrestato nel 2013 (poi condannato l’anno dopo) per detenzione di diversi grammi di cocaina, hashish e marijuana. Pietrosanti fu destinatario anche di una misura di custodia cautelare nell’ambito dell’imponente operazione dei Carabinieri denominata Arco che vide arrestati broker del narcotraffico del calibro di Gianluca Ciprian.

Pietro Cannone 78enne di Latina, pensionato, destinatario di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaira.

Maurizio Ciucci, 68enne di Roma, nato il il 31 gennaio 1953, pensionato, destinatario di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria

Aurelio Feola 65enne di Latina, imprenditore, destinatario di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

I Carabinieri hanno proceduto alla notifica di un avviso di garanzia nei confronti di altre due persone, V.C. 35enne e Stefano Berto 53 enne, entrambi di Latina.

Christian Pietrosanti

I militari hanno anche proceduto al sequestro preventivo, anche per equivalente, ai fini della successiva confisca, della somma complessiva di 11.850 euro, quale profitto e/o prezzo delle condotte corruttive poste in essere dal principale indagato Nicolino De Monaco.

Nel corso dell’operazione, a seguito delle perquisizioni  locali, i militari hanno proceduto all’arresto nella flagranza del 53enne Stefano Berto, responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto trovato in possesso di 160 grammi di cocaina, un etto di hashish confezionato in 17 pezzi e 12 dosi di cocaina per un  totale complessivo  di 10 grammi, insieme a 1.100 verosimile provento dell’attività illecita.

Denunciato, in stato di libertà, per lo stesso reato, Christian Pietrosanti 50enne, trovato in possesso di 8 grammi di haschih e 6 grammi di cocaina. 

L’attività investigativa, coordinata dal tenente colonnello Michele Meola e dal tenente Zeccolella, ha consentito di accertare che Nicolino De Monaco, in qualità di addetto al servizio Ambiente e Territorio del Comune di Latina, fra il dicembre 2019 ed il maggio 2020, utilizzando timbri in disuso del locale comune, aveva preteso la somma di 4.550,00 euro da una 72enne di Latina, al fine di rilasciarle l’autorizzazione allo scarico delle acque reflue; aveva ricevuto 4.300 euro dal citato Pietro Cannone 78enne di Latina, 3.500 euro dal Maurizio Ciucci 78 enne di Roma; 200 euro dal suddetto Aurelio Feola 65enne di Latina, per concedere loro illecitamente l’autorizzazione allo scarico delle acque reflue, di competenza del proprio ufficio.

Inoltre, De Monaco aveva simulato l’avvio di istruttorie finalizzate a rilasciare false autorizzazioni comunali e utilizzato l’autovettura di servizio per recarsi presso le abitazioni dei menzionati  indagati: Pietro Cannone, Aurelio Feola. e Maurizio Ciucci, al fine di riscuotere il denaro pattuito. 

Infine, De Monaco è accusato di aver impiegato il denaro, illecitamente ricevuto, per acquistare sostanza stupefacente, per uso personale, dai suddetti indagati Christian Pietrosanti, P.C. e Stefano Berto.

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