OMICIDIO GIUROIU, IL SEQUESTRO DI PERSONA CANCELLATO DALLA “CARTABIA”

Salvatore e Angelo Travali
Salvatore e Angelo Travali (foto da Facebook)

Omicidio Giuroiu: cade un processo collegato al delitto che vedeva sul banco degli imputati i fratelli Travali

Rimaneva in piedi da tempo il processo per sequestro di persona collegato all’omicidio del rumeno Nicolas Adrian Giuroiu avvenuto il pomeriggio dell’8 marzo 2014 in via Macchiagrande, a Borgo Sabotino, per cui sono stati già condannati con sentenza passata in giudicato Mirko e Manuel Ranieri e Ionut Adrian Ginca.

Come noto, il movente dell’omicidio, così come stabilito dalla sentenza definitiva, è che Giuroriu è stato ammazzato perché sfruttava due ragazze, facendole prostituite, legate l’una a Ginca e l’altra a uno dei due fratelli Ranieri, Manuel. Per tale ragione il rumeno fu ucciso e i fratelli Angelo e Salvatore Travali, secondo la Direzione Distrettuale di Roma e la Squadra Mobile di Latina che hanno condotto le indagini, aiutarono nell’impresa omicida i tre condannati per rafforzare sul territorio la loro forza intimidatoria. Per questi fatti i Travali sono imputati per concorso in omicidio con l’aggravante mafiosa, il cui processo è in dirittura d’arrivo e il prossimo 19 giugno ci saranno le richieste di condanna da parte del Pubblico Ministero.

A latere, c’era ancora in corso un altro processo che vedeva sul banco degli imputati i due Travali e Graziano Grazioli, l’uomo accusato di aver favorito l’occultamento del cadavere di Giuroiu all’interno di un a sua proprietà a Olmobello, Cisterna di Latina. Grazioli, peraltro, è stato recentemente esaminato come testimone (in realtà come imputato per procedimento connesso) nel processo per il concorso in omicidio a carico dei Travali.

Tutti e tre – i Travali e Grazioli -, difesi dagli avvocati Montini, Vitelli, Cardillo Cupo e Zeppieri, erano imputati davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Simona Sergio, per sequestro di persona. Il giudice, in assenza di una querela di parte, ha dichiarato improcedibile il processo per gli effetti della Riforma Cartabia che prevede la denuncia da parte della persona offesa che, in questo caso, è stata uccisa: per l’appunto Nicola Giuroiu.

Il processo, quindi, finisce qui, senza neanche la possibilità che il procedimento sia accorpato al processo che si sta celebrando sul concorso in omicidio a carico dei due Travali.

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