OMICIDIO E SEQUESTRO DI PERSONA: SCATTA SORVEGLIANZA SPECIALE PER 58ENNE DI LATINA

Omicidio, sequestro di persona, spaccio: scatta la sorveglianza speciale per un 58enne di Latina, gravato da numerosi precedenti

Nei giorni scorsi, il Tribunale di Roma – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione ha emanato un decreto applicativo della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale, con obbligo di soggiorno nel Comune di dimora per 3 anni, nei confronti di un 58enne, residente a Latina, già gravato da numerosi precedenti penali, ed attualmente detenuto. Si tratta di Alessandro Artusa, noto alle cronache giudiziarie da un trentennio.

Al provvedimento si è arrivati a seguito della proposta formulate dal Questore di Latina Michele Spina, nell’ambito della costante attività di monitoraggio e prevenzione dei reati contro il patrimonio, contro la persona, violazioni alla normativa sugli stupefacenti e violazioni alla normativa sulle armi, a cui il Tribunale di Roma, concordando con le richieste formulate dalla Questura, ha emanato appunto nei confronti del predetto, le misure, con l’ingiunzione di non rincasare più tardi delle ore 21 e di non uscire di casa prima delle ore 7.  

Alla misura di prevenzione, le autorità sono giunte a seguito dell’evoluzione criminale dell’uomo, che annovera un trascorso criminale importante, tra precedenti penali e di polizia per omicidio, sequestro di persona, estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti, armi, reati per i quali ha in corso ancora una pena detentiva.

La misura di prevenzione diverrà esecutiva all’atto della scarcerazione dell’uomo.

Artusa, al momento, si trova in carcere per l’indagine dei Carabinieri di Latina, eseguita nella scorsa primavera e denominata “I Pubblicani” (vedi link di seguito), che ha fatto emergere un contesto a Latina di droga, pestaggi e ritorsioni violente.

Solo qualche mese prima, il 58enne originario di Messina era stato arrestato a dicembre 2021 insieme ad altre sei persone per un ingente carico di droga a Fondi. La condanna più rilevante, però, è quella per cui ha subito una pena a 26 anni di reclusione (pena scontata, anche in semilibertà), in concorso con Antonello Tozzi e Giuseppino Pes, per il delitto del beneventano Francesco Saccone freddato nel 1998 in Piazza Moro a Latina.

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