OMICIDIO DI SUIO TERME, CHIESTA PERIZIA PSICHIATRICA PER MOLINARO

Giuseppe Molinaro e Giovanni Fidaleo

Omicidio e tentato omicidio a Suio Terme, il carabiniere Giuseppe Molinario, interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Stefania Castaldi ha confermato la sua versione

Ha ammesso le sue responsabilità come peraltro già evidenziato nel primo interrogatorio reso ai Carabinieri nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e nella lettera diffusa dai suoi avvocati Giampiero Guarriello e Paolo Maria Di Napoli. In più, gli stessi legali hanno chiesto un perizia psichiatrica per il loro assistito che ha ammesso pubblicamente di essere in cura da anni prima nel servizio apposito dell’Arma e poi da una psicologa. Senza contare che l’appuntato scelto Molinaro era in ferie proprio in ragione della sua depressione.

Avrebbe quindi ucciso per gelosia Molinaro. Prima avrebbe dovuto vedere la ex compagna Miriam Mignano nell’albergo di Suio Terme per un chiarimento; è lì, però, che è arrivato Giovanni Fidaleo, ne sarebbe nato un diverbio che ha fatto sì che il Carabiniere facesse fuoco: ucciso Fidaleo, ferita gravemente Mignano.

Molinaro, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia, ha spiegato di avere fissato un appuntamento con la ragazza 31enne, ancora ricoverata a Roma dopo l’intervento subito in seguito ai due colpi ricevuti sul corpo. Un appuntamento avvenuto all’hotel di Suio Terme dove Fidaleo era direttore. E prima dell’orario stabilito per l’incontro con la ragazza nel parcheggio dell’hotel, sarebbe arrivato Fidaleo. Al che Molinaro ha estratto la pistola e ha sparato per poi andare via sulla sua Ford Focus raggiungendo Teano dove si è fermato dalla sua psicologa alla quale ha confessato l’accaduto.

Un percorso psicologico che ha portato Molinaro a una sospensione dal servizio, con il ritiro della pistola d’ordinanza, a causa di problemi psichici e sintomi depressivi di cui il militare soffriva. Solo dopo l’iter durato 4 mesi, Molinaro ha ripreso servizio ed è rientrato in possesso dell’arma, pur continuando la cura con la psicologia privata.

Ad ogni modo, al termine dell’interrogatorio di garanzia, il Gip Castaldi ha convalidato l’arresto per Molinaro, confermando la misura del carcere. Sul corpo di Fidaleo, invece, come disposto dal sostituto procuratore Chiara D’Orefice, a cui saranno trasmessi tutti gli atti dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere incompetente per l’inchiesta in corso, sarà effettuato domani, 11 marzo, l’esame autoptico. Domenica 12 marzo, saranno invece celebrati i funerali nella chiesa di San Rocco a San Giorgio a Liri dove l’ex direttore d’albergo risiedeva con la moglie e i due figli.

Intanto da Castelforte, luogo dove è avvenuto l’omicidio e il tentato omicidio, il Comune diffonde una nota per la concittadina Miriam Mignano, giudicata fuori pericolo dai medici del Gemelli di Roma: “La nostra comunità che è rimasta profondamente scossa dalla tragedia che stiamo vivendo vuole continuare a mantenere il silenzio. In unione con il parroco don Fabio invitiamo chi può e vuole a partecipare alla Santa Messa che sarà celebrata nella Chiesa di San Rocco domani sera, sabato 11 marzo alle ore 17,30. Vivremo un momento di preghiera e raccoglimento pregando perché quanto accaduto non si ripeta più ed esprimere la nostra sentita vicinanza per ogni necessità e ogni bisogno”.

“Questa vita ci presenta – dice il Sindaco Angelo Felice Pompeo – spesso situazioni incredibili, complicate e, addirittura, assurde. Abbiamo però dentro di noi la possibilità di reagire e rispondere con umanità e coraggio vivendo l’inatteso. Ma c’è una forza che ci unisce e che ci sostiene: è la solidarietà e la passione per la vita buona. Oggi siamo uniti, solidali e vicini a Miriam e alla sua splendida famiglia. Sono convinto che il male non potrà mai scrivere l’ultima parola. Ora la nostra comunità attende il ritorno a Castelforte di Miriam che dobbiamo coccolare e proteggere da ogni desiderio di curiosità e pettegolezzo. Saremo vicini a Miriam e alla sua famiglia se sapremo essere vicini e riservati, solidali e protettivi come lo sono e lo sanno essere dei veri Amici. Una preghiera forte per Gianni e la sua famiglia attraversata da un enorme dolore. Un pensiero di vicinanza a Giuseppe per il dramma che vive con la sua famiglia”.

Articolo precedente

I GUAPPI CHE TERRORIZZARONO LATINA: NEL PROCESSO RESET LE VITTIME TRA AMMISSIONI E RETICENZE

Articolo successivo

FONDI VERA TRA LA GENTE DELLE QUERCE

Ultime da Giudiziaria