Santi Cosma e Damiano: già condannato per l’omicidio a otto anni di reclusione Antonio Mendico, è stato assolto invece il fratello
I giudice monocratico del Tribunale di Cassino, Giorgio Alessio, ha assolto Pierluigi Mendico, accusato di minacce e danneggiamento, rispetto alla vicenda che portò alla morte del 53enne di Castelforte, Eduardo Di Pastena.
A marzo 2021, a Santi Cosma e Damiano, i Carabinieri della locale stazione avevano dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Cassino nei confronti del fratello di Pierluigi Mendico, ossia Antonio Mendico, 48enne del luogo, già sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di omicidio preterintenzionale.
L’uomo si era reso responsabile quale autore delle lesioni gravissime causate per futili motivi, il 2 giugno del 2017, in danno di un 53enne Eduardo Di Pastena, successivamente deceduto a causa delle stesse, nel gennaio del 2018. Di Pastena, in seguito a una colluttazione con Mendico, avvenuta davanti a una sala giochi al centro di Castelforte, rimase a terra dopo essere stato spintonato e un colpo al volto.
Mendico è stato condannato con sentenza definitiva alla pena di 8 anni di reclusione, ristretto in regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa di essere associato presso la casa circondariale.
Il fratello Pierluigi Mendico, accusato di minacce e danneggiamento, era finito nella storia perché, secondo la ricostruzione degli inquirenti, era stato lui a minacciare per primo Di Pastena e un suo amico, responsabili di non averlo salutato. Mendico, in seguito, avrebbe anche danneggiato l’auto dell’amico che si trovava con Di Pastena. Praticamente la miccia era stata accesa da quel primo screzio che, in seguito, portò allo scontro fatale avvenuto poco dopo tra lo stesso Di Pastena e Antonio Mendico.
A fronte della richiesta di condanna a 2 anni di reclusione da parte del Pubblico Ministero, Pierluigi Mendico, difeso dall’avvocato Santamaria, è stato assolto con formula piena.
