OLTRE UN MILIONE PER IL RECUPERO BENI CONFISCATI NEL LAZIO, TRA CUI I 209 DI LATINA

Casa confiscata Ciarelli
La casa confiscata dei Ciarelli/Di Silvio in Via Dei Sabini, zona Piccarello a Latina

Oltre un milione di euro per finanziare interventi di recupero e ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata”. Ad annunciare la notizia in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che aggiunge: “La Giunta regionale è da sempre impegnata nella lotta alle mafie e la restituzione alla collettività dei beni confiscati rappresenta senza dubbio la risposta più concreta alle richieste dei territori e alle esigenze dei cittadini. L’obiettivo è quello di creare sinergie per sviluppare un sistema condiviso per il riutilizzo sociale dei beni confiscati. È una  sfida che mette in rete gli Enti Locali, i Municipi e le realtà del Terzo Settore ai fini di una condivisione degli obiettivi di legalità e restituzione ai cittadini di quanto confiscato alle mafie. Finora la Regione Lazio ha messo a disposizione negli ultimi anni quasi 4 milioni di euro, ma il nostro impegno non si ferma, perché vogliamo restituire fiducia alle nostre comunità e dimostrare che anche in questo modo si possono combattere mafia e criminalità organizzata”.

Via Goya, Latina. Qui, c’è un terreno confiscato a un appartenente al clan Ciarelli

Il bando è stato pubblicato sul Bollettino Regionale n.75 del 17 settembre e prevede lo stanziamento di 1.112.000 euro per la concessione di finanziamenti ai Comuni, ai Municipi e alle organizzazioni del Terzo Settore per interventi di ristrutturazione e recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata. I progetti finanziabili fino a 70.000 euro devono prevedere il ripristino dell’agibilità del bene e la sua messa in sicurezza con interventi di tipo strutturale, di finitura e/o di impiantistica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento alla normativa vigente in materia di misure antincendio ecc. Gli interventi devono essere finalizzati a garantire il riutilizzo e la funzione sociale dei beni confiscati alla criminalità ed essere funzionali alle attività/servizi da svolgere al loro interno. Le domande di finanziamento devono pervenire entro il 17 ottobre 2019. L’ Avviso Pubblico e la relativa modulistica sono reperibili oltre che sul citato Bollettino della Regione Lazio, anche all’interno della portale della Regione http://www.regione.lazio.it.

Il complesso Marina di Castellone a Formia appartenuto a Cipriano Chianese, re delle ecomafie, legato al clan dei Casalesi
Il complesso Marina di Castellone a Formia appartenuto a Cipriano Chianese, re delle ecomafie, legato al clan dei Casalesi

I beni confiscati trasferiti dall’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati ai Comuni del Lazio sono 793 di cui 448 in provincia di Roma, 209 in provincia di Latina, 99 in provincia di Frosinone, 30 in provincia di Viterbo e 7 in provincia di Rieti. I Comuni assegnatari di beni confiscati sono 74. Nei prossimi mesi saranno trasferiti nel Lazio da parte dell’Agenzia Nazionale altri 1.116 beni.

“Il territorio deve essere in grado di cogliere queste opportunità. È più forte oggi la capacità dei Comuni di trasformare questo patrimonio in qualità e servizi, perché solo così rendiamo la lotta alla mafia qualcosa di popolare e diffuso. Dobbiamo essere tutti, con responsabilità, protagonisti di questa lotta. I Comuni non possono essere lasciati soli, la Regione Lazio fa la sua parte, ma la dimensione numerica dei beni confiscati richiede la necessità di inserire il Lazio tra le Regioni assegnatarie di risorse da parte del Ministero dell’Interno”, dichiara il presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio Gianpiero Cioffredi.

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