Minacce alla guardia costiera: è terminato il processo a carico di Emiliano Suffer, l’imprenditore delle giostre di Terracina
Il processo vedeva alla sbarra Emiliano Suffer, l’uomo che a gennaio 2022, insieme all’ex vice-Sindaco Pierpaolo Marcuzzi, fu posto agli arresti domiciliari nell’operazione di Guardia Costiera, Carabinieri di Terracina e Procura di Latina.
Il processo che, invece, lo ha messo sul banco degli imputati è quello per le minacce alla Guardia Costiera che stava indagando su di lui e altre questioni che, poi, tra le altre cose, avrebbe portato alla maxi inchiesta denominata “Free Beach”, che ha terremotato nel luglio 2022 la Giunta Tintari. Il procedimento penale nasce per un episodio – comunque citato nell’operazione del gennaio 2022 – che ha avuto luogo a luglio 2020.
In quel caso, dopo il sequestro dell’area in Via Stella Polare a Terracina, circa 4000 mq in zona porto, dove la famiglia Suffer aveva disposto le giostre, gli stessi avevano avuto l’ok dal Comune per sistemarsi all’ingresso nord della città in via Leonardo da Vinci.
Tuttavia, il 27 luglio 2020, una ulteriore operazione interforze – Carabinieri Forestali di Terracina, insieme con la Guardia di Finanza settore navale e gli uomini della Polizia Locale – aveva posto i sigilli alla nuova area dopo aver rinvenuto rifiuti pericolosi del tipo eternit (amianto). È in quel frangente che nacque un altro filone di indagine poiché Emiliano Suffer avrebbe minacciato un investigatore il quale si era recato al porto di Terracina, proprio nell’area sequestrata. Durante le perquisizioni scaturite dal sequestro, fu trovata nella disponibilità di Emiliano Suffer un fucile di marca Benelli.
Per questa vicenda, Suffer è stato giudicato dal giudice monocratico del Tribunale di Latina, Clara Trapuzzano, che lo ha assolto. Il pubblico ministero aveva chiesto la pena di 3 mesi per le minacce e l’assoluzione per la detenzione dell’arma.
