Metro leggera di Latina: il Comune si difende dal ricorso presentato dall’ex Dirigente, già soccombente in primo grado
L’allora Responsabile Unico del Procedimento della metro leggera, l’ing. Lorenzo Le Donne, oggi in pensione, tramite un ricorso al Tribunale del Lavoro, in qualità di ex RUP (responsabile unico del procedimento) del progetto metro leggera, aveva chiesto, ad ottobre 2019, al Comune di Latina una liquidazione di 858mila euro quale compenso ex lege Merloni, ovverosia la quota economica che è prevista per le progettazioni interne.
Già Dirigente dell’Ufficio Grandi Opere del Comune di Latina, Le Donne aveva presentato ricorso contro il Comune di Latina perdendolo con sentenza del 2021. Una circostanza peraltro curiosa dal momento che l’allora Rup Le Donne è stato responsabile di un progetto, quale quello della metro leggera, per il quale è finito a un passo dal rinvio a giudizio proprio in qualità di dirigente del Comune. Accuse gravi per nove indagati tra le quali truffa aggravata ai danni dello Stato, abuso d’ufficio e falso in relazione al progetto di finanza riguardante la cosiddetta metropolitana leggera di Latina. Tra gli indagati, successivamente salvati dalla prescrizione, l’allora Sindaco Vincenzo Zaccheo, oggi in corsa per diventare di nuovo primo cittadino, e per l’appunto Le Donne.
Leggi anche:
METRO-ZACCHEO, NO AL PROSCIOGLIMENTO NEL MERITO: LA PRESCRIZIONE SALVA TUTTI
Ora, dopo aver perso il ricorso davanti al Tribunale di Lavoro di Latina, al quale chiedeva che condannasse il Comune al pagamento della somma di 858.468 euro – quale quota capitale – e 2.500 euro – quale rimborso delle spese legali, l’ex Dirigente Le Donne ha ricorso alla Corte d’Appello di Roma. Ecco perché è stato dato incarico, tramite delibera del Commissario di Latina Carmine Valente, all’avvocato dell’ente, Francesco Cavalcanti, di difendere il Comune nella prossima causa.