MEDICO DI BASE A BORGO SAN DONATO, CONTINUA IL BOTTA E RISPOSTA TRA AVVISATI E IL SINDACO

Medico di Borgo San Donato, il consigliere comunale d’opposizione Vincenzo Avvisati risponde al sindaco Alberto Mosca

“Signor Sindaco, ho letto con attenzione la sua risposta alla mia nota e la ringrazio per permettermi, di nuovo di intervenire su una questione già oggetto di interrogazione da parte del sottoscritto. Borgo San Donato è una delle realtà demograficamente più rilevanti, dopo il centro urbano, del territorio comunale. Una realtà in crescita per la sua posizione a cavallo tra Latina e Pontinia, molto più del resto del territorio e con una vasta area agricola e la presenza di un’area artigianale.

Questa sua posizione che ne favorisce la crescita, qualora vengano a mancare i servizi alla persona, rischia però di essere penalizzante quando i residenti, per qualsiasi motivo, devono optare per scegliere attività e servizi dei comuni limitrofi. La questione del medico di base è uno di questi. Esso non riguarda solo la tutela della salute dei cittadini ma, altresì, una serie di attività, a cominciare dalla farmacia, che gravitano attorno allo studio medico.

Il mio impegno, come consigliere comunale eletto nella frazione, è fare in modo che Borgo San Donato cresca ordinato e che tutti possano avere i servizi. Come le ho diverse volte sottolineato sono da qualche anno che il Borgo è senza la presenza del medico di base e la necessità di sistemare i locali che venivano, e vengono, utilizzati dallo stesso e di proprietà del comune. Forse sarebbe il caso di ricostruire i fatti, per avere la contezza di quanto è accaduto e capire, sin da ora, verso quale obiettivo e quale soluzione ci stiamo muovendo.

La dottoressa Carmela Del Bene, giusto graduatoria approvata con determinazione n.G07927/2024 integrata dalla n. G09253/2024 è risultata in lizza per l’attività di medicina di base nel distretto Latina 2. Distretto in cui risulta la seguente situazione: n. 24 zone carenti di cui n. 2 con obbligo di apertura nel comune di Norma, n. 1 con obbligo di apertura nel comune di Pontinia, n. 1 con obbligo di apertura nel comune di Borgo San Donato, n. 1 con obbligo di apertura nel comune di Borgo Santa Maria, n. 10 con obbligo di apertura nel comune di Latina, n. 1 con obbligo di apertura nel comune di Latina Scalo, n. 1 con obbligo di apertura in località Le Ferriere nel comune di Latina, n. 1 con obbligo di apertura nel comune di Borgo Sabotino, n. 1 con obbligo di apertura nel comune di Sermoneta, n. 1 con obbligo di apertura nel comune di Borgo Podgora.

Nella lettera di accettazione della dottoressa con la Direzione Aziendale della USL, che Lei ha peraltro inviato alla stampa a riprova delle sue dichiarazioni, alla stessa vengono indicate come zona di apertura Borgo San Donato, Latina e Sermoneta.

Nella data di ieri Lei ha dichiarato sulla stampa, in risposta ad una mia nota, che la dottoressa Del Bene, “è in costante contatto con il sottoscritto, in vista della imminente consegna dell’immobile destinato a studio medico, recentemente completamente riqualificato per la specifica esigenza del professionista e dei cittadini di San Donato”.

Nulla di male in tutto questo salvo che, immediatamente, sul sito del Comune è stata pubblicata la determinazione, a stretto giro anche l’avviso, con cui veniva pubblicato il “BANDO PER LA CONCESSIONE IN LOCAZIONE DI UNITÀ IMMOBILIARE DI PROPRIETÀ COMUNALE IN LOC. BORGO SAN DONATO – VIA LIRI N. 2 ANGOLO VIA DEGLI ANGELI – PIANO TERRA APPROVAZIONE ELEMENTI SOSTANZIALI”. La lettura del bando è, peraltro esaustiva. Cominciamo da coloro che possono presentare l’istanza: “i professionisti esercitanti la medicina di base destinati dall’ASL territoriale al Comune di Sabaudia”; nonché il prezzo a base di gara per la locazione: € 5.300,00 (cinquemilatrecento/00) annuali oltre Iva ove dovuta oltre ulteriori spese per registrazioni, assicurazione, fidejussione etc.

Sarebbe facile sottolinearle come, a fronte di un avviso appena pubblicato, sia già stato chiarito chi è il vincitore dello stesso, a meno che non decida di non partecipare Lo afferma Lei che parla di essere in stretto contatto, in contrasto con il principio di trasparenza, quando alla gara potrebbero partecipare anche altri medici di base che, nel caso, desidererebbero pure loro a San Donato. Lei potrà dirmi: perché non lo hanno fatto fino adesso? Questo non giustifica l’indicazione del vincitore prima che

l’avviso si sia concluso (scadenza 10 aprile p.v.). Tra l’altro, vorrei sottolinearle, anche il restringere l’ambito ai solo medici di base di Sabaudia è, in contrasto, con la norma generale in materia di concorrenza e con il principio sancito dalla giurisprudenza che prevede il diritto di libera scelta del medico che può essere esercitato all’interno di ciascun ambito (distretto) della ASL senza che questa possa imporre indebite restrizioni territoriali.

Questioni di lana caprina, sicuramente, ma che devono farci riflettere su come si intende la trasparenza dell’amministrazione.

Intanto la dottoressa dovrà sopportare un onere per la locazione dello studio medico in via esclusiva. Forse, per incentivare la presenza di ulteriori medici di base, tenuto conto della difficoltà di trovare altre situazioni in loco, sarebbe stato meglio una procedura dove, dando la possibilità di utilizzazione dei locali a diversi medici se richiedenti, agli stesso fossero applicati costi gestionali (riscaldamento, pulizia, manutenzione ordinaria in ragione del tempo per il quale viene utilizzato). Si sarebbe potuto utilizzare lo strumento della concessione (sarebbe bastato l’adozione di un semplice regolamento comunale come fanno altri enti locali) e trovare delle forme che servano da incentivi ai medici di base per radicarsi a Borgo San Donato o nella altre realtà locali che, per la loro posizione, possono avere problemi di questo tipo.

Parliamo di presenza perché, Lei sa meglio di me, che la presenza obbligatoria nello studio è in relazione al numero dei mutuati. Per meno di 500 mutuati la presenza obbligatoria è di 5 ore settimanali; 10 ore tra 500 e 1000 assistiti. Considerato che il contratto della dottoressa prevede anche Latina e Sermoneta ci potrà essere il rischio teorico che, a fronte di un numero inferiore di assistiti a San Donato, la stessa possa limitare la presenza a soli due giorni e che, pertanto, non si possa comunque assicurare quella continuità assistenziale richiesta dai cittadini.

Vede Signor Sindaco a volte bisogna imparare ad ascoltare. E’ un’arte difficile, spesso siamo sempre così sicuri di avere la ragione dalla parte nostra da mettere in disparte la considerazione delle idee dell’altro. Un buon amministratore deve avere la capacità di ascoltare perché, anche da una critica può trovare la giusta ed equa soluzione dei problemi.

Vede, io vivo a San Donato, tutti i giorni mi confronto e dialogo con le persone. Quando le riporto dei problemi lei dovrebbe apprezzare invece di dire che, anche solo con la critica, si vuole “danneggiare anche gli interessi concreti dei cittadini”. E’ questo suo modo di fare che danneggia la città ed i cittadini e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Spero che la dottoressa Del Bene, si faccia apprezzare dai cittadini del borgo perché abbiamo bisogno urgente della presenza del medico di base e Lei, una volta tanto, si spogli dall’abito altezzoso di chi non vuole critiche e pensi che anche gli altri, a volte, possono avere le loro ragioni e possano dare dei contributi, seppur minimi, alle scelte. I consiglieri comunali servono a questo e non ad alzare la mano a comando”.

Così, in una nota, il Consigliere Comunale di Sabaudia, Vincenzo Avvisati.

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