MEDICI DI BASE CONTRO REGIONE LAZIO: “INSULTI E SOSPETTI SU DI NOI. FRAGILI ANCORA SENZA VACCINAZIONE”

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Vaccinazione, Fimmg Lazio (Federazione Italiana Medici di Famiglia): dalla Regione insulti e sospetti, su vaccinazione facciamo passo indietro

Secondo la federazione dei medici di base, la Regione Lazio avrebbe getto discredito sulla loro professionalità. “Molti fragili non censiti – tuona la Federazione – aspettano il vaccino, pazienti  non sono numeri ma persone”

“I medici di medicina generale – si legge in una nota della Fimmg – si occupano di persone in carne e ossa e delle loro fragilità, mentre i tecnocrati ottusi di numeri”.

“Alimentare da parte della Regione polemiche e sospetti sul nostro lavoro è semplicemente segno di ingratitudine e irresponsabilità. Additare i medici di medicina generale di atteggiamenti arbitrari nella vaccinazione, come quelli che favoriscono i furbetti del vaccino, è una cosa indegna. Perché totalmente infondata. Non abbiamo notizia della circolare di cui parla oggi un quotidiano nella cronaca di Roma, in ogni caso se invece di adottare un atteggiamento burocratico insensato ci fossero state chieste spiegazioni si sarebbe evitato di gettare discredito e sospetto su una categoria a cui si impedisce da mesi di fare il proprio lavoro e di assistere e di tutelare con il vaccino i propri pazienti“.

“Siamo stati in prima linea nel combattere il Covid – continua Fimmg Lazio – dal primo giorno quando tutti scappavano e adesso non ci stiamo a passare per quelli che facilitano i furbetti del vaccino.  I tecnocrati si occupano  di numeri, noi di persone. La differenza è tutta qui. Nella voce “altro” ci sono anziani di 80 anni e fragili e fragilissimi non censiti e che non risultano perché non hanno fatto esenzioni. Altri hanno condizioni di salute molto precarie e magari sono vedovi con figli. Bastava incrociare i dati, controllare invece di infangare. Questi sono i cittadini registrati nella voce “altro” non i raccomandati o gli amici dei medici. Persone, pazienti, non numeri”.

“Nelle liste dei 3000 medici aderenti alla campagna di vaccinazione ci sono ancora migliaia di fragili e fragilissimi da vaccinare e che sfuggono al sistema regionale. Ma che noi conosciamo uno ad uno. E siamo impotenti a dare loro una risposta. Vista la perdurante scelta della Regione Lazio di non farci lavorare e visto che si sceglie invece spargere sospetto e discredito sul lavoro svolto e che continuiamo a svolgere – conclude Fimmg Lazio – riteniamo e necessario a tutela della onorabilità di professionisti che da mesi lavorano 12 ore al giorno per contrastare la pandemia, fare un passo indietro. Nei prossimi giorni, ci dedicheremo solo ai richiami, sempre se ci saranno date le dose vaccinali necessarie e inviteremo tutti i nostri pazienti a rivolgersi agli hub. I numeri torneranno a posto e migliaia di fragili e fragilissimi resteranno invece senza vaccinazione ancora per mesi. Un capolavoro”.

A stretto giro è arrivata la risposte conciliante dell’assessore alla Sanità Regione Alessio D’Amato: “I medici di medicina generale (MMG) hanno somministrato oltre 130 mila dosi di vaccino anti Covid e sono un perno essenziale ed insostituibile di questa campagna vaccinale. Con i nuovi arrivi dei vaccini aumenteremo le forniture a loro disposizione per somministrarle ai loro assistiti in maniera coerente con il piano vaccinale. Ai medici di medicina generale va un sincero ringraziamento per tutta l’attività che stanno svolgendo. Il ruolo del medico di famiglia è indispensabile, soprattutto per il rapporto che loro hanno con gli assistiti e nel indicare in maniera appropriata l’uso del vaccino. Su un totale di 84.621 pazienti che rientrano nella categoria estremamente fragili e vulnerabili nel Lazio il 70% ha già ricevuto la prima somministrazione pari a 58.610 e sono 25.143 coloro che hanno completato il proprio percorso vaccinale con la seconda dose. Verranno tutti completati entro la fine del mese di aprile come da calendario vaccinale”.

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