CORDEN PHARMA: CONCORDATO OMOLOGATO DAL TRIBUNALE DI LATINA

Corden Pharma

Corden Pharma: il Tribunale civile di Latina ha omologato con un decreto il concordato. Rimangono i dubbi sulla Piattaforma ecologica

Lo scorso dicembre, il 55,15% dei creditori, nel giorno prima dell’adunanza, avevano fatto pervenire al Tribunale di Latina, via pec, il loro voto favorevole al concordato preventivo. Alcuni creditori presenti in adunanza avevano altresì confermato il voto già espresso, mentre altri l’avevano palesato al momento, aumentando la percentuale dei favorevoli.

Quel giorno, il 22 dicembre, erano intervenute anche le società Bristol-Myers Squibb colosso farmaceutico che ha confermato il supporto promesso alla società, e Itelyum Purification S.r.l. probabile acquirente e attuale affittuario della piattaforma ecologica di Corden Pharma.

Il concordato Corden Pharma prevede la continuità aziendale imperniata su tre aspetti principali: ristrutturazione dell’organico aziendale, con la salvaguardia di circa 300 posti di lavoro; il progressivo spostamento del business aziendale verso settori a maggiore marginalità; la cessione a terzi, dopo un periodo di affitto, di un ramo aziendale “non core” (per l’appunto la “piattaforma ecologica”).

Advisor finanziario di Corden Pharma sono lo studio Bogoni composto dal commercialista Renato Bogoni, coadiuvato dalla associata Antonella Di Tella, e lo studio di Beatrice Lombardini. L’advisor legale è l’avvocato Luigi Amerigo Bottai, partner ACBC Law&Finance. 
Commissari giudiziali sono i commercialisti Domenico Sapia e Francesco Caldiero, mentre l’attestatore del piano è il commercialista Marco Costantini.

Il 9 aprile scorso, la Prima Sezione Civile del Tribunale di Latina, composta dal Presidente Caterina Chiaravalloti e dai giudici Marco Pietricola e Tiziana Tinessa, ha emesso il decreto di omologa per il concordato.

Il 9 marzo scorso i Commissari Giudiziali Caldiero e Sapia avevano relazionato sullo stato dell’arte dopo aver compiuto le opportune verifiche nel periodo successivo all’adunanza dei creditori avvenuta a dicembre. “Circa l’andamento concreto della continuità aziendale – scrivevano – i dati economici rilevati a consuntivo per l’esercizio 2020 si presentano sostanzialmente in linea con le previsioni del piano concordatario; le previsioni legate al New Business Onco per l’esercizio 2021 appaiono fondate; il mancato perfezionamento del contratto di fitto del ramo d’azienda Piattaforma Ecologica e, pertanto, il mancato incasso dei relativi canoni appare, al momento, non avere un impatto economico tale da compromettere la realizzabilità del piano stesso. Circa le criticità già esposte nella relazione ex art. 172 l.f. e oggetto di aggiornamento nel presente parere, è stata superata quella relativa al potenziale contenzioso con il cliente TEVA; di contro, restano attualmente immutate – seppur oggetto di continue attività della ricorrente volte al loro superamento – quelle relative al rinnovo dell’AIA e al contenzioso innanzi al TAR. Alla luce di quanto sopra, gli scriventi Commissari Giudiziali rappresentano che non sussistono ragioni ostative all’omologazione della proposta di concordato presentata da Corden Pharma Latina S.p.A.”.

All’udienza di omologazione del 23 marzo, oltreché ai commissari giudiziali, erano presenti per la società Corden Pharma Latina s.p.a. l’amministratore delegato Filippo Rolando, il Direttore amministrativo e finanza Giovanna Romeo e l’avvocato Luigi Bottai.

Il Tribunale di Latina ha espresso un giudizio positivo sulla regolarità formale della procedura sia per quanto concerne il corretto svolgimento delle operazioni di voto sia per quanto attiene alla completezza delle informazioni fornite ai creditori. Positivo il giudizio anche in sede di ammissione “sulla fattibilità giuridica del piano concordatario, considerate la legittimità degli atti di liquidazione, la gestione in esso contemplati e la sua non manifesta inidoneità ad assicurare, in tempi ragionevoli (in quanto compatibili con i tempi tecnici di liquidazione dell’attivo e/o di gestione dell’impresa, tendenzialmente), una sia pur minimale soddisfazione dei creditori concorsuali”.

Non risulta al Tribunale, inoltre, che “la società proponente abbia commesso atti di frode in pregiudizio dei creditori concorsuali né che la stessa abbia posto in essere, nel corso della procedura, atti di straordinaria amministrazione senza l’autorizzazione del Tribunale (nella fase preconcordataria) o del giudice delegato (nella fase concordataria)”. 

“La società proponente – si legge nel decreto del Tribunale – ha regolarmente provveduto al versamento della cauzione per le spese di procedura nel rispetto delle scadenze stabilite con il decreto di ammissione al concordato”.

Secondo il Tribnale “la relazione redatta dal professionista incaricato dalla società debitrice, dott. Marco Costantini, appare coerente alla luce dell’iter logico-argomentativo posto alla base dell’attestazione e della metodologia seguita nei controlli effettuati ai fini dell’accertamento della veridicità dei dati contabili esposti dalla società proponente, oltre che formalmente completa; quanto al giudizio di fattibilità del piano concordatario, esso appare supportato da argomentazioni esaustive e coerenti”.

Il pagamento del debito Corden è previsto in tre tranche di pari importo in concomitanza con i riparti principali ossia a settembre 2022, giugno 2023 e giugno 2024 per la restante quota.

Da ultimo, non verranno nominati liquidatori ma “saranno i commissari giudiziali, la cui nomina si conferma, ad esercitare la loro consueta attività di vigilanza”.

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