MALTRATTAMENTI SU MINORI NELLA COMUNITÀ: SCAGIONATI L’EX SINDACA DI FORMIA E TRE ASSISTENTI SOCIALI

Il tribunale di Cassino

Maltrattamenti su minori ospitati in una comunità del sud pontino: prosciolte l’ex Sindaco di Formia Paola Villa e tre assistenti sociali

Più che disappunto l’attuale consigliera comunale d’opposizione, a Formia, Paola Villa, ha più volte espresso sentimento di stupore per la singolare vicenda giudiziaria nella quale, suo malgrado, si è vista coinvolta e posta in giudizio quale ex Sindaco di Formia.

A margine di un processo per maltrattamenti di minori ospitati in una comunità del comprensorio, l’ex Sindaco, quale tutrice di una delle minori, insieme a tre assistenti sociali del comune di Formia, si è vista recapitare la notifica di una chiamata in giudizio a rispondere quale responsabile civile dei maltrattamenti che, secondo l’accusa, sarebbero stati consumati in danno di più minori, compresa una minorenne affidata alla tutela legale di Villa.

Costituitasi in giudizio, sia l’ex sindaco che le tre assistenti sociali hanno da subito richiesto la propria estromissione processuale, poiché, ad avviso difensivo, la tutrice non avrebbe potuto mai rispondere in veste di responsabile civile delle condotte contestate all’imputato.

All’udienza di ieri, 12 marzo, l’ex Sindaco di Formia, insieme alle tre assistenti sociali, tutte difese dall’avvocato Vincenzo Macari, ha avanzato le sue rimostranze, chiedendo la propria estromissione dal processo penale.

Il Tribunale Collegiale di Cassino, presieduto dal giudice Falchi Delitala, a latere i colleghi Malvagni e La Milza, in accoglimento di un’articolata eccezione proposta dal difensore, ha definitivamente estromesso dal giudizio sia l’ex Sindaco che le tre assistenti sociali, anche loro singolarmente chiamate in egual misura nella rispettiva veste quali responsabili civili.

Diversamente è andata per il Comune di Formia, allo stesso modo chiamato quale ente responsabile civile e destinatario di regolare citazione dalla costituita parte civile poiché, notificato il nuovo decreto in esito alla rinuncia al mandato dell’avvocato Di Russo, l’ente ha ritenuto di non costituirsi con nuovo difensore nel processo per sollevare le medesime difese.

Il giudizio proseguirà il 23 aprile, udienza nella quale verrà dato incarico al perito trascrittore per le intercettazioni e, successivamente, il 18 giugno prossimo, udienza nella quale verranno sentiti ben 11 testimoni dell’accusa.

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