EX AUGUSTUS, IL DECALOGO DELL’OPPOSIZIONE: ECCO LE NOSTRE DIECI DOMANDE SENZA RISPOSTA

ex cinema augustus
Ex cinema Augustus

I consiglieri comunali d’opposizione, a Sabaudia, vogliono vederci chiaro sull’ex cinema Augustus: l’amministrazione risponda alle nostre domande

“È fatta. L’acquisto dell’immobile ex cinema Augustus è questione di giorni – esordiscono, in una nota, i consiglieri comunali Avvisati, Brina, Di Capua, Iorio, Lucci, Massimi e Mellano -. Nell’ultima variazione di bilancio approvata la scorsa settimana, sono state previste le somme per la stipula del contratto. Una variazione da un milione di euro. Un provvedimento che dovrà essere ratificato dal Consiglio comunale entro sessanta giorni dalla sua adozione. Atto propedeutico alla formalizzazione del contratto di mutuo con il Credito Sportivo”.

“Siamo, dunque, al rush finale – continuano gli esponenti politici – senza che però siano state date risposte a molti interrogativi, anzi ad onor del vero sono rimasti tutti tali. Senza entrare nel merito del costo, che a molti può apparire fuori mercato se consideriamo il complesso degli acquisiti relativi a strutture a destinazione teatro/cinema sparse per l’intero stivale, ci sono dei dubbi a cui, nemmeno in sede di consiglio comunale, si è dato risposta”.

Ecco i dieci punti di domanda sollevati dai consiglieri comunale di minoranza.

  1. È stata tolta l’ipoteca che grava sull’immobile per circa 700 mila euro con scadenza 2036? (Ipoteca di 1,2 milioni messa nel 2013, subito poco dopo l’acquisizione da parte della Progresso Immobiliare Italia Srl e rinnovata, per la parte non ancora restituita, nello stesso anno).
  2. Sono stati definite le difformità catastali evidenziate nella stima dell’Agenzia delle Entrate e propedeutiche alla stipula del contratto di acquisto?
  3. Si è rilevato, come peraltro richiesto con una interrogazione della minoranza ancora inevasa, se sono stati rilevate difformità anche a seguito della Scia per manutenzione ordinaria richiesta nel 2017?
  4. È presente un asseverazione dell’ufficio tecnico sull’immobile, in relazione a quanto previsto nella Scia del 2017, la conformità edilizia e se la stessa risulti conclusa?
  5. Qualora si dovessero rilevare delle difformità, sono stati previsti i tempi per la definizione delle stesse?
  6. Sono state concesse le servitù di passaggio e di parcheggio sui due cortili interni e la servitù d’uso esclusiva su una porzione dell’immobile di circa 22 mq rappresentata, graficamente, da un bagno e da un magazzino? Tale gravame è stato trascritto nel contratto?
  7. Sono state sistemate le partite relative ai pagamenti dell’IMU degli anni pregressi, come peraltro rilevato dalla risposta alla interrogazione della minoranza, per circa 40mila euro, mentre poco meno di 12 mila sono stati prescritti? Si rammenta che l’IMU è una imposta personale e, qualora il Comune debba incassare le somme, sarebbe opportuno  e necessario che tali  versamenti fossero effettuati prima della stipula del contratto.
  8. In relazione alle servitù si è verificato che le stesse, come ha fatto rilevare la minoranza, rischiano di incidere sul contratto con il Credito Sportivo, atteso che la costituzione di servitù contrasta con il principio di libera proprietà come inteso dall’articolo 2 dello schema di contratto?
  9. Sono state quantificate le somme per la realizzazione dell’opera, una volta acquisito l’immobile, atteso che dalla stima dell’Agenzia delle Entrate il costo preventivato per la realizzazione ex novo di una struttura culturale polifunzionale è di circa 10mila euro a posto per una spesa ipotetica, su 450 posti, di poco meno di 4,5 milioni di euro mentre il mutuo contratto è di 3,2 milioni di euro, comprensivo delle somme per l’acquisto dell’immobile?
  10. È stato allegato al progetto di acquisto un piano di gestione, atteso che questo potrebbe comportare ulteriori oneri a carico del Comune in termini di bilancio?

“Ad oggi – concludono i consiglieri – nessuno ha dato una risposta a questi quesiti, senza considerare il tema dei costi di acquisto (1,350 milioni di euro e poco meno di 40mila euro di stima di servitù) e su quelli di realizzazione della struttura i cui lavori, come si legge in una determinazione del responsabile del settore I, dovrebbero iniziare tra sette mesi e concludersi nell’arco dei due anni successivi. Interrogativi semplici che servono a rendere trasparenti le procedure adottate”. 

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