MAGGIORANZA A SEZZE AD ALTO RISCHIO: BERNASCONI PASSA ALL’OPPOSIZIONE. PROPOSTA COMMISSIONE SUL CIMITERO

Bernasconi all'opposizione
Giovanni Bernasconi, consigliere dal 2012 di maggioranza del PD, passa tra gli scranni dell'opposizione come indipendente.

La maggioranza approva il provvedimento di ripiano del disavanzo di bilancio per l’esercizio del 2018 e la variazione di assestamento, ma oltre al Sindaco Sergio Di Raimo e al Presidente del Consiglio Enzo Eramo sono solo sette i consiglieri a votare. Il consigliere di maggioranza di Sezze Futura Senibaldo Roscioli esce dall’aula Di Trapano durante la seduta, mentre Giovanni Bernasconi (ex PD) passa all’opposizione come indipendente.

BERNASCONI SBATTE LA PORTA E LASCIA LA MAGGIORANZA

Subito Bernasconi dichiara di essersi sempre messo a disposizione per un incarico in Giunta dopo l’azzeramento delle deleghe del 30 maggio scorso, ma, dopo aver compreso che nel collegio più alto vi era un solo inamovibile, ha deciso chiudere la sua esperienza in maggioranza. L’unico inamovibile era appunto il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Antonio Di Prospero, forte dell’appoggio di Enzo Polidoro. Addirittura Mauro Calvano di Sezze Futura aveva dichiarato la sua disponibilità ad assumere deleghe esecutive al fine di mantenere inalterata la rappresentanza del gruppo d’appartenenza nella compagine di Di Raimo. Polidoro però non ne voleva sapere: “Tonino” doveva rimanere al suo posto, punto e basta!”.

In alto a sinistra il sindaco Di Raimo, alla sua destra il Presidente del Consiglio Eramo, nei banchi in basso dalla sinistra i neoassessori Giancarlo Siddera, Andrea Campoli e Giulia Mattei. Di seguito Sabrina Pecorilli e il vicesindaco Di Prospero già membri della Giunta prima della crisi aperta il 28 maggio

DI PROSPERO INTOCCABILE E IN MOLTI SOFFRONO DI MAL DI PANCIA

Bernasconi a quel punto ha preso la sua decisione di andarsene. Ogni possibilità di discontinuità col passato, ogni via di rinnovamento per l’amministrazione Di Raimo era preclusa. L’ex vicepresidente della Provincia definisce Sezze come l’unico laboratorio politico in Italia “PD-Forza Italia-Lega”. Toni non tanto più morbidi sono quelli utilizzati da Armando Uscimenti che definisce Enzo Polidoro l’unico vincitore all’indomani del rimpasto.

USCIMENTI FUORI DAI DENTI

Uscimenti, più volte pronosticato dai media locali come futuro assessore alle politiche sociali prima delle dimissioni del sindaco (22 giugno scorso),  pur rimanendo in maggioranza e nel PD, non solo annuncia ufficialmente le proprie dimissioni da capogruppo, ma rincara la dose all’indirizzo di Polidoro fuori microfono gridandogli: “È finita l’epoca delle buche!” Come dire: è finita l’epoca in cui la politica si esauriva nel risolvere i piccoli problemi della quotidianità “ad personam” o all’indirizzo di singoli gruppi di persone, ora bisogna ragionare sul benessere di Sezze nel suo complesso. In sintesi inseguire le singole segnalazioni senza programmare un’azione amministrativa di più ampio respiro servirebbe a poco o a nulla.  

ANCHE LA BARBATI CI SI METTE!

Francesca Barbati, consigliera di maggioranza eletta nelle fila di “Sezze protagonista con Di Raimo” e in odore a un certo punto della crisi di entrare in Giunta, nel denunciare una scarsa trasparenza nei rapporti tra sindaco e consiglieri nell’ultimo periodo della crisi avverte che d’ora in poi analizzerà le singole proposte all’ordine di giorno e si riserverà di votarle o meno secondo coscienza. La Barbati si appresta a giocare il ruolo di “battitrice libera”. Solo un filo esile la lega ancora a Di Raimo.

DI RAIMO RICORDA COME IL PAESE SIA A UN PASSO DAL PRECIPIZIO: CIASCUNO FACCIA LE PROPRIE VALUTAZIONI!  

E dire che Di Raimo nel suo discorso ce l’aveva messa tutta nello stringere a coorte la maggioranza. Non è mancato un richiamo ad un’assunzione di responsabilità ai consiglieri di fronte alle grosse difficoltà amministrative e finanziarie in cui versa il Comune. Rivolgendosi ai suoi consiglieri si era spinto addirittura ad invitarli a mettere da parte “i mal di pancia” e a decidere una volta per tutte se passare all’opposizione o sostenere il programma fino alla fine. “Il peggiore dei sindaci è comunque migliore del più capace dei commissari” era il trait d’union delle sue parole. Sinergia tra dipendenti comunali, Giunta e maggioranza lo slogan ricorrente. Tradotto in sintesi: se decidete di far cadere la Giunta in una fase così delicata per Sezze, si prospetta lo sprofondo non per il primo cittadino, ma per l’intera comunità. 

Cancello di entrata del cimitero di Sezze risalente al XIX secolo, ora restaurato

COMMSSIONE SUI FATTI DEL CIMITERO

Il consigliere di opposizione Giovan Battista Moraldo (Forza Italia) propone successivamente l’istituzione di una commissione di valutazione dei fatti relativi al cimitero. Una commissione in cui venga rappresentato ogni gruppo che corra parallelamente all’inchiesta giudiziaria relativa alla induzione alla prostituzione di minori da parte del guardiano Fausto Castaldi e all’ipotesi di un “traffico di loculi”. Senza indugi Di Raimo autorizza i suoi a sostenere  la proposta e a produrre un documento consiliare in cui si affermi la volontà di far luce sulla vicenda.

LE RISERVE DI CALVANO

Solamente Calvano sulla costituzione della commissione esprime delle riserve di carattere giuridico e rileva la necessità di apportare delle modifiche al regolamento di Consiglio vigente. Se l’istituzione di una “commissione d’inchiesta” sui fatti del cimitero da un lato dovrebbe conservare inalterata l’immagine politica di Di Raimo, diversi potrebbero essere gli effetti sul neo assessore affari generali e servizi alla persona Andrea Campoli.

Andrea Campoli, sindaco di Sezze dal 2007 al 2017.

LE FORCHE CAUDINE DI CAMPOLI

Pesano come un macigno sulla precedente amministrazione Campoli la denuncia per lesioni personali sporta dal signor E.M. alla caserma dei carabinieri nei confronti del guardiano del cimitero risalente al 9 gennaio 2013. La denuncia fu inoltrata dal denunciante allo stesso Sindaco una settimana dopo e venne rafforzata da un’interrogazione protocollata lo stesso giorno dall’allora consigliera di maggioranza Luciana Lombardi.

LUCIANA LOMBARDI LA PRIMA A PORRE IL PROBLEMA DEL GUARDIANO

L’interrogazione della Lombardi verteva su tre punti: 1) relazione dell’accaduto. Appunto lo schiaffo sferrato dal Castaldi ad E.M., con conseguente lussazione di un incisivo, dopo aver dichiarato: “Le autorizzazioni le do io qui dentro!”. Il malcapitato aveva come unica colpa, se così si può dire, quella di aver chiesto ad un imprenditore edile presente sul posto di procedere ai lavori di rifacimento della cappella di famiglia;

 2) Di conoscere i diritti e doveri del custode cimiteriale; 3) Di conoscere a quali condizioni i cittadini possono affidare lavori edili privati cimiteriali a imprese del settore. Non risulta Campoli abbia in seguito a tali atti provveduto ad alcuna sanzione disciplinare né ad assegnazione di altra mansione nei confronti di Castaldi.

Luciana Lombardi, consigliera di maggioranza dal 2007 al 2017 (fonte il setino.it)

L’INFORMATIVA DEL 2014 

All’interrogazione della Lombardi seguì un anno dopo (10 luglio) quella dell’allora consigliere di Forza Nuova Roberto Reginaldi, che non solo chiese a Campoli se fosse vera l’indiscrezione secondo la quale avrebbe quest’ultimo ricevuto il 30 maggio 2014 un’informativa firmata da autorità giudiziaria relativa ad un’indagine penale su eventuali illeciti operati dal guardiano, ma invitò il primo cittadino, qualora confermata l’esistenza del documento, a somministrare sanzioni amministrative all’indagato.

LA DEROGA AL TRASFERIMENTO DI COMPETENZE CIMITERIALI

In ultimo tra il 2016 e il 2017, durante la fase di trasferimento dei servizi cimiteriali dal Comune all’azienda municipalizzata Spl, l’unica deroga fu applicata in materia di guardiania. Nonostante la Delibera 78 del Consiglio del 26/11/2015 e la Delibera di Giunta 56 del 16/5/2016 prevedessero il passaggio di ogni attribuzione all’azienda.

IL SILENZIO DI CAMPOLI

Se ieri sera, in occasione dell’esordio della nuova compagine di Giunta, il neoassessore al patrimonio, attività produttive e bandi Giancarlo Siddera (già sindaco dal 1993 al 2003) ostentava tranquillità e rifilava nei momenti di pausa dai lavori pacche sulle spalle a tutti i convenuti,  e la neoassessora Giulia Mattei (scuola e sport) tradiva solamente una certa emozione per il primo incarico amministrativo, Campoli appariva algido e di poche parole. In un momento del genere c’è poco da scherzare e chissà se Sesa Amici (già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e deputato PDS/DS/PD per più di 20 anni), ieri presente in mezzo al pubblico, ne è consapevole!?  

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