LISTE D’ATTESA, SANITÀ TERRITORIALE E PRONTO SOCCORSO. LBC: “COMMISSARIAMENTO PARALIZZA LA ASL”

Damiano Coletta
Damiano Coletta

“Si continuano a sbandierare, da parte degli esponenti pontini del centrodestra, interventi epocali della Regione in tema di sanità. La verità è che si usa il commissariamento come uno strumento politico: prima il Parco nazionale del Circeo, ora la Asl di Latina e altre aziende sanitarie di Roma. Questo è il frutto di mancate decisioni politiche efficaci. Sulla sanità rimangono molte questioni e nodi irrisolti che è urgente affrontare. Ci sono problemi oggettivi e sempre più grandi che vanno affrontati con rapidità, a partire dalle liste d’attesa che rischiano di precludere dalle cure le fasce più fragili della popolazione e dal benessere psicologico dei pazienti”. Così l’ex sindaco Damiano Coletta commenta la delibera della Regione approvata dalla giunta Rocca che ha disposto il commissariamento della Asl allo scadere del mandato della direttrice generale Silvia Cavalli.

“Il commissariamento – aggiunge Elettra Ortu La Barbera, segretaria di Lbc – paralizza gli enti e le istituzioni pubbliche perché non consente programmazione e progettazione. E’ evidente che tutto è riconducibile alla logica della spartizione politica e questo ancora una volta avviene ai danni dei cittadini e in questo caso di un’azienda sanitaria che dovrebbe in questa fase lavorare a pieno regime per dare risposte all’utenza. C’era tutto il tempo di procedere a una nomina da parte della Regione, si è scelta invece un’altra strada per trovare un accordo politico all’interno della maggioranza”.

“Alla luce della conferenza dei sindaci sulla sanità, convocata dalla sindaca Celentano per lunedì – concludono Ortu La Barbera e Coletta – chiediamo dunque chiarimenti sullo stato di avanzamento dei lavori delle case di comunità, visto il contributo della precedente amministrazione a questo progetto. La sanità territoriale rappresenta la chiave per risolvere i problemi di sovraffollamento dei pronto soccorso e per garantire cure efficaci, eque e capillari sul territorio. Chiediamo anche come queste strutture, una volta realizzate, saranno gestite e quali risorse umane saranno dedicate. A proposito del pronto soccorso del Goretti, non possiamo che accogliere con soddisfazione la notizia della nuova gara relativa al progetto di ristrutturazione e di ampliamento, ma ricordiamo che è altrettanto importante dotare il pronto soccorso di personale adeguato e strutturato e non a ‘gettone’. Inoltre l’obiettivo principale di una politica sanitaria efficace è evitare che i pazienti arrivino ad affollare i pronto soccorso e per fare in modo che si realizzi resta necessario investire seriamente sulla sanità territoriale”.

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