L’IPERATTIVISMO SOCIETARIO DI LUCIANO IANNOTTA E I REDDITI DA IMPIEGATO

Luciano Iannotta (foto da sportpontino
Luciano Iannotta (foto da sportpontino.com)

Luciamo Iannotta, arrestato la settimana scorsa nell’ambito dell’operazione Dirty Glass, era noto a tutti come il Presidente di Confartigianato e il Presidente del Consiglio di Amministrazione e amministratore delegato dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Polisporiva Terracina Calcio.

Era invece pressoché sconosciuta la circostanza, risultante dall’Ordinanza di arresto,  che a lui fossero riconducibili, oltre al Terracina Calcio, altre 30 società, la maggior parte delle quali attraverso dei prestanome e, quindi, senza che di ciò vi fosse evidenza nel Registro delle Imprese.

Tra gli incarichi ricoperti da Luciano Iannotta alla luce del sole vi è anche quello di consigliere di amministrazione nella società “Porto Di Sperlonga Srl”.

Di quest’ultima società, in cui il Comune di Sperlonga è socio nella misura del 5%, si è parlato proprio in questi giorni. Infatti i Carabinieri hanno acquisito una serie di documenti, tra cui quelli inerenti alla procedura di vendita della propria quota del 5% da parte del Comune di Sperlonga.

I due maggiori soci di Porto Di Sperlonga S.r.l. sono Approdi Pontini S.r.l. (47%) e Marina di Sperlonga Srl (39,2%)

Proprio in Marina di Sperlonga Srl ritroviamo Luciano Iannotta, che ne è l’amministratore unico. La suddetta società è posseduta per il 97,12% da Akros Immobiliare S.r.l., la quale è posseduta al 100% da una società inglese: Lta London Investment Ltd.

In Approdi Pontini S.r.l. non c’è invece traccia di Luciano Iannotta, ma è da segnalare, a titolo di cronaca, che l’amministratrice unica, nonché socia con la quota maggiore (circa il 30%), è Maria Nives Leone, moglie di Raniero De Filippis, candidato sindaco del PD a Fondi.

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Ciò significa, sempre a titolo di cronaca, che nelle assemblee della società “Porto Di Sperlonga S.r.l.” i due amministratori unici, rispettivamente di Marina di Sperlonga S.r.l. (Luciano Iannotta) e di Approdi pontini Srl (Maria Nives Leone), costituivano da soli l’86,2% del voto assembleare.

Al di là delle vicende penali legate all’operazione Dirty Glass, alcune considerazioni devono essere svolte in ordine all’iperattivismo societario di Luciano Iannotta.

Considerando anche solo le cariche risultanti dal Registro Imprese, il Presidente di Confartigianato, oltre ad essere Presidente del Terracina Calcio, ricopriva la carica di amministratore unico in ben 11 società, per cui verrebbe da pensare, anche stando solo ai dati ufficiale, dove trovasse il tempo per svolgere con la dovuta diligenza le funzioni di Presidente di Confartigianato nonché membro della Camera di Commercio Latina-Frosinone.

Non solo, nonostante il suddetto iperattivismo con addentellati anche a Londra, si scopre, leggendo l’ordinanza di arresto, che i redditi dichiarati da Luciano Iannotta erano modesti e sicuramente incompatibili con il suo tenore di vita (circa 12mila euro di media all’anno dal 1997 al 2016), contraddistinto, tra l’altro, da una villa con zoo incorporato.

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