L’INCOMPATIBILITÀ FASULLA DI PAOLA VILLA A FORMIA SUGGERITA DA UN FANTASMA

Comune di Formia
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La consigliera comunale d’opposizione Paola Villa (Un’Altra Città e Movimento Cinque Stelle) chiamata in ballo da una pec anonima: “È incompatibile”

La conferenza dei capigruppo del Comune di Formia è stata incredibilmente convocata per discutere di uno strano e piuttosto inquietante punto. Non l’unico punto all’ordine del giorno, ma il primo che gli esponenti politici affronteranno: la presunta incompatibilità di Paola Villa come consigliere comunale.

I consiglieri comunali si riuniranno per parlare di una questione sollevata da un certo Carmelo Pappagallo, la cui identità è sconosciuta e che mette in discussione la compatibilità di Villa in ragione della condanna contabile arrivatale a febbraio 2023. Villa fu condannata per la nota nomina di del capo di gabinetto; al contrario, in sede penale, per la stessa vicenda, l’ex sindaca di Formia è stata assolta con formula piena.

Secondo il mittente indistinto, di cui non si conoscono le fattezze, Villa sarebbe incompatibile perché non avrebbe pagato i duemila euro comminatele dalla Corte dei Conti, benché il Comune di Formia non le abbia ancora notificato niente e nonostante le insistenze di Villa alla segretaria generale del Comune affinché la notifica fosse compiuta.

L’anonimo e indistinto mittente suggerisce che Villa, non avendo ancora pagato così come stabilito dalla Corte dei Conti, deve decadere dalla carica. Un convincimento molto singolare dal momento che ci sono stati e ci sono ancora persino Sindaci nella provincia di Latina che scontano condanne contabili, senza per questo che nessuno abbia chiesto loro di dimettersi. E, soprattutto, senza che nessuno abbia verificato se abbiano pagato o meno. Tuttavia, la decadenza si concretizzerebbe solo nel caso di un contenzioso tra il creditore (Comune) e il debitore (Villa) che allo stato non esiste.

Ad ogni modo, non può che risultare altrettanto singolare che la stessa Villa, promotrice della mozione dell’opposizione sulla incompatibilità della consigliera di maggioranza Tania Forte (Forza Italia), adesso debba difendersi dagli stessi rilievi. Solo che per quanto riguarda la consigliera comunale Forte, al di là del merito delle norme, la richiesta è avvenuta alla luce del sole, con un intervento pubblico e un atto presentato in Comune.

Qui, invece, siamo a metà tra la farsa e l’intimidazione per niente velata.

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